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29 novembre 2024
Cassa Rurale Valsugana e Tesino: premiata l’eccellenza

Il Palazzetto dello Sport di Borgo Valsugana ha ospitato la cerimonia di consegna dei Premi allo Studio. Accanto alle premiati e ai premiati si è registrata la presenza di amici e familiari. Ospite d’eccezione l’atleta Nadia Battocletti, argento olimpico a Parigi.

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Gli sviluppi della ricerca targata Fondazione Edmund Mach saranno presentati giovedì 30 agosto dalle 9 alla Fondazione Caritro di via Calepina a Trento assieme agli esperti dell’Università californiana UC Davis, del CREA di Roma e dell’Università di Udine, oltre ai produttori del Bleggio superiore e del Veneto. L’obiettivo del progetto “NoBle”, avviato nel 2017, è creare una carta d’identità della noce trentina indagando le sue caratteristiche fenotipiche, nutrizionali e salutistiche, oltre ai gusti dei consumatori.
27 agosto 2018
Conoscere la noce per valorizzarla al meglio

Gli sviluppi della ricerca targata Fondazione Edmund Mach saranno presentati giovedì 30 agosto dalle 9 alla Fondazione Caritro di via Calepina a Trento assieme agli esperti dell’Università californiana UC Davis, del CREA di Roma e dell’Università di Udine, oltre ai produttori del Bleggio superiore e del Veneto. L’obiettivo del progetto “NoBle”, avviato nel 2017, è creare una carta d’identità della noce trentina indagando le sue caratteristiche fenotipiche, nutrizionali e salutistiche, oltre ai gusti dei consumatori.

Sono in aumento in Trentino gli episodi di predazione di bovini e ovini da parte dei grandi carnivori. In un incontro promosso dalla Federazione Allevatori con le organizzazioni sindacali agricole e la delegazione dei parlamentari trentini, sollecitato l’intervento della politica locale e nazionale. Fezzi: “Chi viene colpito non sa come difendersi e potrebbe decidere di abbandonare la montagna”.     > Immagini dell'incontro e interviste cliccando qui
24 agosto 2018
Lupi e orsi, una minaccia per gli alpeggi
Indirizzare le politiche agricole trentine dei prossimi anni: punta a questo il percorso di consultazione "Agricoltura Domani", presentato in Sala Belli, alla presenza dell'assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca, Michele Dallapiccola, del dirigente del Servizio Agricoltura Fabrizio Dagostin, nonché dei referenti dei tre tavoli tematici individuati nel corso del progetto partecipativo: Michele Pontalti - Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige, Umberto Martini - Università degli studi di Trento, Luca Cesaro - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea). Fra i pubblico i principali portatori di interesse coinvolti nel percorso, nonché il dirigente generale del Dipartimento Territorio, Agricoltura, Ambiente e Foreste Romano Masé, il presidente della Fondazione Mach Andrea Segrè, il dirigente dell'Umst Andrea Segatta.
21 agosto 2018
"Agricoltura Domani": presentato il report conclusivo del percorso di consultazione

Indirizzare le politiche agricole trentine dei prossimi anni: punta a questo il percorso di consultazione "Agricoltura Domani", presentato in Sala Belli, alla presenza dell'assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca, Michele Dallapiccola, del dirigente del Servizio Agricoltura Fabrizio Dagostin, nonché dei referenti dei tre tavoli tematici individuati nel corso del progetto partecipativo: Michele Pontalti - Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige, Umberto Martini - Università degli studi di Trento, Luca Cesaro - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea). Fra i pubblico i principali portatori di interesse coinvolti nel percorso, nonché il dirigente generale del Dipartimento Territorio, Agricoltura, Ambiente e Foreste Romano Masé, il presidente della Fondazione Mach Andrea Segrè, il dirigente dell'Umst Andrea Segatta.

Incontro in Provincia fra il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi e le rappresentanze sindacali per adottare, anche alla luce di quanto deciso dalla Giunta in sede di assestamento di Bilancio 2018, alcuni miglioramenti contrattuali in favore degli occupati nei lavori socialmente utili. La novità principale riguarda i disoccupati "deboli" impiegati con l'Intervento 19, in totale 2145 nel 2017: il loro trattamento economico, che era fermo da qualche anno, ora torna a crescere, con un incremento mensile di 116 euro netti, attraverso la concessione di buoni pasto di 5,29 euro ciascuno, usufruibili direttamente dai lavoratori nei pubblici esercizi convenzionati.
20 agosto 2018
Più risorse per i lavoratori occupati nei lavori socialmente utili

Incontro in Provincia fra il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi e le rappresentanze sindacali per adottare, anche alla luce di quanto deciso dalla Giunta in sede di assestamento di Bilancio 2018, alcuni miglioramenti contrattuali in favore degli occupati nei lavori socialmente utili. La novità principale riguarda i disoccupati "deboli" impiegati con l'Intervento 19, in totale 2145 nel 2017: il loro trattamento economico, che era fermo da qualche anno, ora torna a crescere, con un incremento mensile di 116 euro netti, attraverso la concessione di buoni pasto di 5,29 euro ciascuno, usufruibili direttamente dai lavoratori nei pubblici esercizi convenzionati.

“È la fine di un incubo, adesso guardiamo al futuro”, commenta la presidente Francesca Broch.Il negozio della Famiglia Cooperativa, uno dei più importanti della valle, riapre dopo 586 giorni di chiusura dovuta agli esiti di un complesso contenzioso tra una ditta locale e l'allora Comune di Transacqua che aveva rilasciato le autorizzazioni.Ora si riapre in virtù di una nuova licenza edilizia che tiene conto degli adeguamenti normativi intervenuti negli ultimi anni. Il punto vendita di via Piave, molto apprezzato dalla clientela, ha una superficie di 799 metri quadri, leggermente inferiore a quella precedente, e dà lavoro ad una ventina di persone.Stamani in tanti hanno salutato fin dalle prime ore la “rinascita” del punto vendita.
18 agosto 2018
Famiglia Cooperativa Primiero, riaperto il negozio di via Piave. Un successo.

“È la fine di un incubo, adesso guardiamo al futuro”, commenta la presidente Francesca Broch.

Il negozio della Famiglia Cooperativa, uno dei più importanti della valle, riapre dopo 586 giorni di chiusura dovuta agli esiti di un complesso contenzioso tra una ditta locale e l'allora Comune di Transacqua che aveva rilasciato le autorizzazioni.

Ora si riapre in virtù di una nuova licenza edilizia che tiene conto degli adeguamenti normativi intervenuti negli ultimi anni. Il punto vendita di via Piave, molto apprezzato dalla clientela, ha una superficie di 799 metri quadri, leggermente inferiore a quella precedente, e dà lavoro ad una ventina di persone.

Stamani in tanti hanno salutato fin dalle prime ore la “rinascita” del punto vendita.

Vecchie malghe in disuso trasformate in strutture ricettive, masi di proprietà collettiva recuperati fatti rivivere sotto altra forma. Nelle Giudicarie esteriori, “patrimonio Unesco della biosfera”, si concretizza il progetto ambizioso di un gruppo di residenti molto legati al proprio territorio.Nasce così “Fuoco”, la prima cooperativa di comunità del Trentino, con l’obiettivo di fare decollare un modello di ricettività rispettoso della natura, del territorio, a stretto contatto con la popolazione residente e le sue attività produttive.Le prime due strutture sono una malga nel Lomaso in località Misonet di proprietà della Asuc di Favrio e maso Limarò tra Comano Terme e Sarche, di proprietà dell’Istituto diocesano di sostentamento del clero.
13 agosto 2018
Nelle Giudicarie parte un innovativo progetto di turismo sociale e sostenibile. Con la cooperazione di comunità.

Vecchie malghe in disuso trasformate in strutture ricettive, masi di proprietà collettiva recuperati fatti rivivere sotto altra forma. Nelle Giudicarie esteriori, “patrimonio Unesco della biosfera”, si concretizza il progetto ambizioso di un gruppo di residenti molto legati al proprio territorio.

Nasce così “Fuoco”, la prima cooperativa di comunità del Trentino, con l’obiettivo di fare decollare un modello di ricettività rispettoso della natura, del territorio, a stretto contatto con la popolazione residente e le sue attività produttive.

Le prime due strutture sono una malga nel Lomaso in località Misonet di proprietà della Asuc di Favrio e maso Limarò tra Comano Terme e Sarche, di proprietà dell’Istituto diocesano di sostentamento del clero.

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