La Coccinella: una plenaria per il buon lavoro
Numeri da record per la cooperativa La Coccinella che quest’anno supera i 10 milioni di fatturato e dà lavoro a più di 350 persone nell’ambito dei servizi. Riuniti in plenaria nella Cantina storica di Mezzocorona per discutere il tema centrale del futuro: il valore del lavoro. Il direttore Mattia Garibaldi: “la nostra politica di sviluppo, che integra qualità dei servizi per la comunità e cura del personale, è articolata su quattro parole chiave «equità, trasparenza, condivisione e partecipazione» che perseguiamo con strumenti concreti e tangibili”. La presidente Francesca Gennai: “è una politica di sviluppo che abbiamo costruito e realizziamo attraverso una leadership competente e diffusa”.
Sono più di 350, hanno un’età media di 38 anni e sono prevalentemente donne (più del 96%). Collaboratrici e i collaboratori della cooperativa La Coccinella che sabato 16 novembre hanno riempito la Cantina Storica di Mezzocorona per l’annuale incontro in plenaria.
Una molteplicità di professionalità nel campo dell’educazione e della cura e di tutti gli ambiti correlati - arte e cultura, sanità, ristorazione, sviluppo territoriale e di comunità - impegnate in un’organizzazione cooperativa che da quasi 30 anni offre servizi di welfare educativo in gran parte del Trentino e che quest’anno arriverà a superare i 10 milioni di euro di fatturato.
“Tradizionalmente l’incontro in plenaria – ha affermato la presidente Francesca Gennai – ci consente di condividere i risultati dell’anno della cooperativa e di tracciare le linee di sviluppo future. Quest’anno abbiamo voluto cambiare registro e fare uno stress test alla nostra tenuta come impresa che offre 350 posti di lavoro e ha l’ambizione di essere un buon posto di lavoro dove le persone stanno bene. Così in un momento in cui il lavoro su sta profondamente trasformando nelle biografie individuali e collettive e di conseguenza sul mercato, abbiamo sentito la responsabilità di mettere al centro della nostra plenaria l’interrogativo su quali siano oggi gli elementi che garantiscono il benessere di lavoratori e lavoratrici.” La risposta a questo complesso interrogativo è stata data a più voci a partire da quella del direttore Mattia Garibaldi, in dialogo con Marco Franceschini vicedirettore dell’istituto Artigianelli.
“Oggi molto più che in passato – ha affermato il direttore Garibaldi - la qualità di un posto di lavoro e gli elementi che ne determinano la soddisfazione dipendono da variabili individuali che attengono ad altre sfere della vita personale: impegni di cura famigliari, desideri e aspettative di coltivare le proprie passioni e i propri interessi. Come impresa dobbiamo coniugare un approccio sistemico e uno sartoriale. Dobbiamo stare attenti alle dimensioni individuali integrandole nei processi organizzativi e produttivi ponendo su di loro la stessa attenzione che diamo ai bisogni della comunità per cui costruiamo i servizi.”
L’integrazione avviene in modo intenzionale, progettato e si avvale di una pluralità di strumenti, alcuni dei quali sono stati presentati poi nel dialogo moderato dalla giornalista Sara Perugini dell’ufficio stampa e comunicazione della Federazione Trentina della Cooperazione, da Alessandra Deavi, responsabile compliance; Eleonora Mazzacca, responsabile amministrativa e Lorenzo Depreto, coordinatore pedagogico della cooperativa. I responsabili della cooperativa hanno illustrato strumenti e processi che influenzano il clima aziendale promuovendo il benessere del personale: dal Family Audit alla certificazione di genere; dal lavoro sulle dinamiche relazionali al linguaggio che tiene conto anche del contesto sociale; dall’efficientamento economico e alla patrimonializzazione della cooperativa che hanno permesso di renderla solida e di fare interventi a favore dei dipendenti anche in momenti critici, potenzialmente destabilizzanti, come quelli lockdown.
Gli effetti di questo investimento sul livello di benessere del personale, ma anche nuovi bisogni e aspettative, vengono costantemente monitorate, come è accaduto quest’anno con la survey sul clima aziendale realizzata da Gabrielli&Partner i cui esiti sono stati illustrati da Leonello Vesentini: “il 75% dei dipendenti della cooperativa dà un’ottima valutazione della qualità del proprio posto di lavoro e quasi il 70% non ha alcuna intenzione di lascarlo (indice di fedeltà) “.
La Coccinella
La Coccinella da quasi 30 anni accompagna i percorsi di crescita delle comunità partendo dai desideri, dalle aspettative e dalle risorse che bambini e bambine, ragazzi e ragazze, e famiglie esprimono. Nata dall’esperienza nidi d’infanzia, che continua a gestire e a incrementare in termini numerici e di qualità (ad oggi 23 pubbliche, 1 nido privato convenzionato e 1 nido aziendale), nel tempo ha sviluppato una molteplicità diversificata di attività che vanno dagli interventi educativi domiciliari (tra i quali il progetto Scommettiamo sui giovani con l’Azienda Sanitaria) ai servizi di educativa scolastica, i Dopo scuola e i centri educativi territoriali; dalle colonie estive alle attività didattico culturali, tra le quali anche la Batiboi Galery fino ai servizi formativi e consulenziali attraverso l’Academy. Servizi e attività educativi sono sviluppate sia nella direzione del welfare territoriale (tra i professionisti della cooperativa anche manager territoriali) che in quella del welfare aziendale con collaborazioni con imprese quali Itas Mutua e Alpenos. La cooperativa, che nel 2023 ha raggiunto un fatturato di quasi 9,5 milioni di euro (nel 2024 supererà quota 10 milioni), coinvolge più di 350 dipendenti (il 96% dei quali è di genere femminile).