I ragazzi di coop Guardini e Anffas "a lezione" di windsurf
La giornata di avvicinamento alla tavola a vela ha coinvolto alla Conca d'Oro di Torbole una ventina di utenti delle due realtà. Titolo dell'evento: "Lo sport che unisce". Per Marco Aggravi, volontario e istruttore: "I ragazzi non mollano mai, hanno una forte volontà di mettersi alla prova, di superare gli ostacoli. Abbiamo tanto da imparare da loro”.
Chi l’ha detto che le persone disabili non possono praticare il windsurf? Il Duotone Pro Center di Torbole ha ospitato stamane la giornata di avvicinamento al windsurf che Marco Aggravi, atleta gardesano noto con la sigla di Marco ITA 108, ha organizzato per gli utenti della cooperativa sociale Amalia Guardini di Rovereto e dell’Anffas del Trentino.
Aggravi da tempo segue come volontario le due realtà, impegnate nel sostegno a persone con disabilità. Significativamente all’evento è stato dato il titolo “Lo sport che unisce”. L’iniziativa rientrava nel programma “E-state in benessere” progettato dagli educatori della Guardini per favorire l’attività all’aperto e l’esercizio fisico dei propri utenti costretti nei lunghi mesi della pandemia a rimanere fermi a casa.
Il momento più emozionante della giornata è coinciso con le prove di conduzione del windsurf sui simulatori predisposti in spiaggia. I ragazzi hanno dimostrato entusiasmo e tenacia. “Non mollano mai, hanno una forte volontà di mettersi alla prova, di superare gli ostacoli. Abbiamo tanto da imparare da loro”, evidenzia Marco Aggravi, che nel corso del pomeriggio si è esibito assieme ad altri atleti del suo team in una serie di dimostrazioni pratiche con la tavola a vela sulle acque del lago.
Molta curiosità ha suscitato nei ragazzi anche la visita presso il centro surf all’esposizione delle tavole a vela e dei sup gonfiabili.
Molto soddisfatto per l’esito della giornata, oltre ai ragazzi, il direttore della cooperativa Guardini Michele Paissan, che commenta: “Iniziative come questa sono importanti perché favoriscono nei nostri utenti la conoscenza di nuovi ambienti, promuovono la socializzazione e l’inclusione e consentono l’incontro e lo scambio con altre realtà del privato sociale ponendo le basi per future collaborazioni”. Per Massimiliano Deflorian, direttore dell’Anffas, presente con 35 centri in Trentino, “questa giornata sul lago ha offerto ai ragazzi che hanno partecipato qualche momento di felicità in un periodo ancora molto difficile. La parola chiave è stata amicizia”.
All’evento è intervenuto anche il vicesindaco di Torbole Luigi Masato. “Lo sport - è il suo pensiero - avvicina le persone, rimuove le barriere che a volte escludono i soggetti con disabilità”.