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49esima Marcialonga: successi di Vokuev e Dahl

Ogni Marcialonga ha la sua storia e anche la 49.a ha molto da raccontare. O meglio ne avrebbe poco, almeno per la prova maschile. Gara soleggiata, oggi tra i binari delle Valli di Fassa e di Fiemme, fresco la mattina, caldo quando il sole è spuntato al di là delle cime dolomitiche colorate di rosa dall’Enrosadira.

Ha vinto il russo Ermil Vokuev, scappato via da solo fin dalle prime battute, una fuga durata 70 interminabili chilometri, un fatto mai successo in 49 edizioni. Sul podio, dopo il fotofinish, Kasper Stadaas (NOR) l’ha spuntata per pochi centimetri su Maxim Vylegzhanin (RUS). Tra le donne successo non scontato, ma previsto, della svedese Ida Dahl brava a controllare Astrid Øyre Slind (NOR) e Lina Korsgren (SWE).

Vittorie del finlandese Robin Maenpaa e della trentina Stefania Corradini nella Marcialonga Light di 45 km. In tutti questa mattina sono stati 4120 i fondisti realmente partiti, un numero che di questi tempi non è male, in rappresentanza di 38 nazioni.

Sono partiti per primi gli atleti di Visma Ski Classics, il russo Vokuev aveva fretta questa mattina e, giusto il tempo di uscire dal campo sportivo di Moena, e si è trovato già davanti a guidare il gruppo. Il favorito Tord Asle Gjerdalen, oggi senza berretto ma con i suoi Ray-Ban sugli occhi, lo ha inseguito subito formando un gruppetto di trenta atleti. Vokuev ha fatto piazza pulita conquistando tutti gli ‘Sprint’, dal primo al km 7 di Vigo di Fassa, fino all’ultimo di Molina di Fiemme al km 65. Spinta dopo spinta ha continuato a guadagnare secondi sugli inseguitori Johansson, Vylegzhanin, Berg, Vesterheim già dai primi km a Pera di Fassa.

Sgranati, poco più indietro transitavano il finlandese Maenpaa, i due del Team Robinson Cerutti e Bompard, impegnati tutti nella ‘Light’ di 45 km. A Pozza di Fassa Vokuev continuava la sua fuga in solitaria, Nygaard, Berg, Vesterheim, Gjerdalen, Novak ed Eklöf più attardati. Gli italiani si posizionavano nel gruppetto dietro, l’altoatesino Nöckler fra i primi 20 e Brigadoi 36°. Un determinato Gjerdalen ha cercato di tirare il gruppo per ricucire il gap di 2’ sul primo, che si stava approssimando a Predazzo. Non c’è intesa però nel gruppo inseguitore e Vokuev invece va ad incrementare il vantaggio e transita allo ‘Sprint’ di Lago di Tesero con ben 2’14 su Berg, Johansson, Gjerdalen, Vylegzhanin, Persson e Stadaas, mentre gli italiani Nöckler e Brigadoi incassano un ritardo di 3’.

Sulla salita di Cascata, a circa 3 km dall’arrivo di Cavalese, Vokuev guarda indietro per capire la situazione, non vede nessuno e allora continua la sua azione spettacolare in direzione traguardo. Un pimpante Gjerdalen prova a staccarsi, si accordano poi Novak e Vylegzhanin. Il russo Ermil Vokuev, dopo aver concluso la fuga più incredibile (2h51’58”) della Marcialonga, viene incoronato dal presidente Angelo Corradini e dalla ‘Soreghina’ Silvia Zorzi. Lotta al fotofinish per il secondo posto tra il norvegese Stadaas e il russo Vylegzhanin, quest’ultimo si è risparmiato per tutta la gara e poi ha concluso secondo con un fantastico attacco finale. Terzo Stadaas, alla sua prima esperienza in Marcialonga. I norvegesi Nygaard e Gjerdalen chiudevano rispettivamente quarto e quinto. Miglior italiano Mauro Brigadoi, 30° (Internorm Trentino).

Il clou della gara al femminile avveniva al km 36, quando la svedese Dahl e la norvegese Slind decidevano di staccarsi dal gruppo dopo la salita di Soraga, mentre a 12” inseguivano Britta Johansson Norgren e Lina Korsgren. Ida Dahl transitava per prima allo ‘Sprint’ di Lago di Tesero, seguita da Slind e Korsgren. Dahl all’imbocco della salita di Cascata cambiava ritmo, mentre Slind faticava a tenere il suo passo. La svedese Dahl, con addosso il pettorale giallo di leader Ski Classics, andava così a conquistare la prima grande classica della sua carriera, seconda la Slind e a completare il podio la svedese Korsgren. Johansson si deve accontentare della quarta posizione. Migliore delle italiane Elisa Brocard, 22.a (CS Esercito).

Al traguardo della ‘Light’ di Predazzo gli italiani Lorenzo Cerutti e Andrea Bompard, entrambi del Team Robinson Trentino, hanno concluso rispettivamente secondo e terzo, trionfo invece per il finlandese Robin Maenpaa. Al femminile centra la vittoria la trentina Stefania Corradini (Internorm Trentino), seguita dalla tedesca Franziska Mueller e dalla ceca Adela Boudikova. Appena giù dal podio l’altoatesina Thea Schwingshackl del Team Futura Alta Quota, giunta quarta.

Il russo Maxim Vylegzhanin e la svedese Ida Dahl hanno vinto il premio Final Climb Dolomiti Energia, mentre Andreas Nygaard e ancora la Dahl sono stati i migliori nell’Ultimo Chilometro Vuerich, infine il premio Team Star Pool è stato conquistato dal Russian Winter Team con Ermil Vokuev e dal Team Ramudden con Ida Dahl.

Marcialonga era anche tappa di Coppa Italia, vinta dal poliziotto delle FFOO Mattia Armellini e dalla portacolori del CS Esercito Elisa Brocard.

In attesa dell’ultimo al traguardo, nel pomeriggio sono proseguiti gli arrivi: visi stanchissimi, ma per tutti grande soddisfazione, la medaglia di finisher ha un valore inestimabile alla Marcialonga.

Tutto è andato per il meglio, dalla pista che ha retto al passaggio dei 4000 e più, alle disposizioni anti Covid rispettate da atleti e appassionati. Calato il sipario, i volontari e il direttivo guidato dal presidente Angelo Corradini inizieranno le “operazioni” per l’edizione numero 50.

Info: www.marcialonga.it

Autore: Redazione
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