Elsa Fornero incontra i giovani delle BCC
Trento, 22 novembre — La Federazione Trentina della Cooperazione ha dato ieri il benvenuto ai più di 250 giovani provenienti da tutta Italia che, dal 21 al 23 novembre, partecipano a Trento al 15° Forum dei Giovani Soci e Socie del Credito Cooperativo, promosso da Federcasse in collaborazione con la Federazione stessa. In apertura i saluti istituzionali del presidente della Federazione Roberto Simoni, del presidente di Federcasse Augusto dell’Erba e della presidente Rete nazionale Giovani Soci e Socie BCC Giulia Pittatore.
Un appuntamento che intreccia formazione, confronto e visione, e che rappresenta un’occasione preziosa anche per molti giovani trentini — appartenenti a tutte le categorie economiche del territorio — per riflettere sul tema cruciale del passaggio generazionale e del contratto tra generazioni.
Tra gli ospiti di maggior rilievo, la professoressa Elsa Fornero, economista e già Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, che intervistata da alcuni giovani soci e socie di Federcasse ha approfondito il tema del welfare come forma di coesione sociale: un “modo di stare insieme” che interpreta perfettamente la cultura cooperativa.
Fornero, alla presenza sia dei giovani che dei vertici di Federcasse, ha ricordato come l’idea di stato sociale sia nata per proteggere i cittadini indipendentemente dalle loro possibilità economiche: garantire cure, istruzione e pari diritti senza discriminazioni. Un modello europeo che, pur efficace, oggi mostra segnali di crisi, in particolare per lo squilibrio generazionale che caratterizza il sistema italiano, sempre più sbilanciato verso le fasce di popolazione anziana.
La professoressa ha posto l’accento sulla necessità di un welfare capace di sostenere tutto il ciclo di vita, a partire dalla prima infanzia, passando per scuola, sanità e politiche del lavoro, fino al sistema previdenziale. Oggi pare invece che il welfare sia sbilanciato verso le generazioni più anziane.
Quest’ultimo rappresenta, nelle sue parole, “il vero contratto generazionale”: un patto obbligatorio che lega i contributi dei lavoratori attivi al sostegno delle pensioni in essere. Un equilibrio delicato, che può reggere solo se aumenta la partecipazione al lavoro, se si sostiene l’occupazione femminile, se si investe in produttività e innovazione.
Ampio spazio è stato dedicato anche al tema dell’educazione economico-finanziaria, considerata fondamentale per orientarsi nelle scelte di vita quotidiana. L’economia — ha ricordato Fornero — non è solo tecnica, ma un insieme di comportamenti individuali e collettivi che danno forma al contratto sociale.
In questa prospettiva, ha richiamato il valore dell’economia civile, radicata profondamente nella storia cooperazione trentina e italiana: un modello in cui il profitto non è fine a sé stesso, ma deve essere perseguito nel rispetto della dignità delle persone e dei valori costituzionali.
Il Forum rappresenta dunque un’occasione significativa non solo per i giovani delle BCC, ma anche per i giovani del territorio trentino, chiamati a confrontarsi sul futuro del patto tra generazioni che sostiene comunità ed economie locali. La giornata di domani approfondirà proprio questo percorso, con la sintesi dei lavori dei gruppi, il dialogo tra i giovani e i rappresentanti del Credito Cooperativo e una serie di interventi dedicati alla cooperazione come motore di innovazione, formazione e collaborazione tra territori.