Utenze commerciali e Terzo Settore: nuova misura di sostegno di Itea
Per arginare le difficoltà legate all’emergenza sanitaria Covid 19 della propria utenza commerciale, ovvero sia dei conduttori commerciali che delle associazioni del Terzo Settore in affitto negli spazi Itea, la società sta portando avanti una nuova misura: l’acquisto del credito d’imposta dei propri affittuari quale forma di pagamento parziale del canone.
"Nei giorni scorsi come Giunta abbiamo varato un bando rivolto alle Organizzazioni di volontariato e alle Associazioni di promozione sociale che finanzia anche specifici progetti in grado di contrastare gli effetti provocati dalla pandemia - commenta l'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana -. La proposta di Itea è un'ulteriore boccata di ossigeno per un settore fondamentale per la tenuta del tessuto sociale delle nostre comunità, come pure per le attività commerciali che sono state duramente segnate da questa emergenza".
La nuova proposta di aiuto che sta giungendo in questi giorni alle imprese e alle associazioni affittuarie dei locali destinati alla locazione commerciale Itea e che prevede l’acquisto del credito d’imposta dei propri affittuari quale forma di pagamento parziale del canone, si riferisce ad alcune mensilità del 2020 individuate dalle norme nazionali.
Tutto parte Decreto Rilancio, e in particolare dall’articolo 28 del D.L. n. 34/2020, che stabilisce anche un “Bonus canoni locazioni immobili” per imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo Settore e prevede il riconoscimento di un credito d’imposta del 60% dell’ammontare mensile di alcuni canoni di locazione, sempreché sussistano tutte le altre condizioni previste dalla norma agevolativa. La misura prevede che in caso di locazione, il conduttore può cedere il credito d’imposta al locatore, previa sua accettazione, in luogo del pagamento della corrispondente parte del canone.
Dopo aver sospeso il pagamento dell'affitto, durante il lockdown, deciso in accordo con la Provincia, ora dalla sede di via Guardini sono partite le prime comunicazioni con la proposta di acquisto del credito d’imposta, indirizzate ai titolari dei contratti di locazione commerciale, quali negozi, magazzini, esercizi vari, rivendite, ecc. e agli operatori del terzo settore, quali le associazioni di promozione sociale e di volontariato.
“Con questa nuova proposta intendiamo subentrare al credito d’imposta che spetterebbe al conduttore scontando la percentuale corrispondente del canone di locazione (pari al credito d’imposta assunto). La parte rimanente sarà pagata al momento dell’accordo – fa presente il presidente di Itea Spa Salvatore Ghirardini soddisfatto della nuova risposta messa a punto dagli uffici della Società per andare incontro alle tante imprese e associazioni in sofferenza per gli effetti della pandemia. Se per le attività economiche l’utilizzo di un credito d’imposta è attività ordinaria, la proposta di poter acquisire, in qualità di locatore, il credito d’imposta diventa un indubbio vantaggio per gli enti non commerciali in genere, che oggi hanno in locazione agevolata da Itea Spa diversi spazi per svolgere le proprie attività di promozione sociale e volontariato. Per questi soggetti, infatti, la cessione rispetto all’utilizzo diretto, diviene ancor più interessante in quanto spesso hanno scarse imposte da compensare”.
In queste settimane Itea Spa si è quindi messa al lavoro per l’attuazione della proposta.
Una volta che le imprese o associazioni accettano di cedere il credito, la cessione è da intendersi perfezionata se e nella misura in cui il credito ceduto viene riconosciuto a Itea Spa dall’Agenzia delle Entrate.
Oltre alla cessione del credito, in risposta alle tante richieste pervenute dagli esercenti e dalle associazioni, in caso di comprovata difficoltà la Società può prevedere una riduzione del canone di locazione per alcuni mesi o la rateizzazione del debito comunque maturato. Tali provvedimenti si affiancano agli ulteriori supporti previsti a livello provinciale e nazionale per dare ossigeno agli operatori commerciali.
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento