07 aprile 2019
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Sant’Orsola, nuovo stabilimento per i suoi 40 anni di storia

Oggi l’inaugurazione del “Villaggio dei piccoli frutti”, pensato e realizzato con la consulenza di Fabio Rizzoli. Il presidente Silvio Bertoldi: Il nostro obiettivo è di realizzare il distretto nazionale dei piccoli frutti. Il presidente della Provincia Fugatti: qui si vede la capacità di fare sistema.

La presidente della Federazione trentina della cooperazione Marina Mattarei ha ringraziato i soci e il cda per il coraggio dimostrato nell’innovare e scommettere sul futuro.

Ottimo bilancio dell'annata 2018, l'utile ha superato gli 800.000 euro.

Oggi l’inaugurazione del “Villaggio dei piccoli frutti”, pensato e realizzato con la consulenza di Fabio Rizzoli. Il presidente Silvio Bertoldi: Il nostro obiettivo è di realizzare il distretto nazionale dei piccoli frutti. Il presidente della Provincia Fugatti: qui si vede la capacità di fare sistema.La presidente della Federazione trentina della cooperazione Marina Mattarei ha ringraziato i soci e il cda per il coraggio dimostrato nell’innovare e scommettere sul futuro.Ottimo bilancio dell'annata 2018, l'utile ha superato gli 800.000 euro.

Sant'Orsola ha inaugurato oggi il suo nuovo stabilimento celebrando il 40° anno di fondazione all'interno del “Villaggio dei Piccoli Frutti”. Situato a Pergine Valsugana, in frazione Ciré, a ridosso della statale 47 di collegamento fra Trentino e Veneto.

La cerimonia è avvenuta in un clima di festa alla presenza dei soci coltivatori.

Al tradizionale taglio del nastro il Presidente della Cooperativa Silvio Bertoldi (“il nostro obiettivo è la realizzazione del distretto nazionale dei piccoli frutti”), affiancato dal sindaco di Pergine Valsugana Roberto Oss Emer (“un cantiere imponente, con riflessi positivi sull’economia e l’occupazione di questo territorio”), dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti con gli assessori all'agricoltura Giulia Zanotelli e alla cooperazione Mario Tonina e da Fabio Rizzoli, il consulente che ha ideato il “Villaggio dei Piccoli Frutti” e generato il suo business plan.

Sul palco anche Marina Mattarei, Presidente della Federazione Trentina della Cooperazione e i presidenti di molte cooperative della valle.

“Un obiettivo straordinario, frutto di impegno, lavoro e sacrificio e soprattutto capacità di visione e lungimiranza” ha detto nel saluto Marina Mattarei.

“La cooperazione trentina vive una delle fasi più complesse e intricate della sua storia – ha proseguito - che a questo punto sente tutta la necessità di rilanciare il valore dell’unità di questo movimento, che tanto ha visto impegnate generazioni di cooperatori per costruire questa unità.

La cooperativa Sant’Orsola ha saputo correre sulle gambe della propria identità: valoriale, profonda, che viene da lontano, e che i soci continuano a riconoscere alle proprie cooperative.

Un saluto di cuore a tutti i soci di questa cooperativa che hanno condiviso questa visione. Un ringraziamento a tutte le istituzioni pubbliche di questo territorio e di questa provincia, che hanno dato prova con il supporto a questa straordinaria iniziativa di aver compreso il dettato costituzionale che riguarda la cooperazione.

Quando la cooperazione dimostra la sua funzione sociale, lì la politica deve intervenire a supportarne la sua azione”.

“È una giornata importante e festosa per la vostra cooperativa - ha detto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti - e se siamo qui oggi è grazie alla capacità ed alla tenacia di chi negli anni ci ha creduto, portando avanti una intuizione che ha fatto dell’unità e del territorio i suoi ingredienti esclusivi.

In fondo questo è lo spirito del movimento cooperativistico in Trentino - ha aggiunto il governatore condividendo le parole espresse poco prima dalla presidente della Federazione - perché la cooperazione in Trentino è ciò che rende possibili progetti come questo, dove tradizione ed innovazione sono le due facce della stessa medaglia. Per restare competitivi quindi occorre saper guardare alla modernità e questo centro, che parte da lontano ed è stato accompagnato anche da chi ci ha preceduto, è un bell’esempio “di sistema”. Abbiamo bisogno infatti di chi sa portare i nostri prodotti sui mercati nazionali ed internazionali ma che lo sappia fare promuovendo al tempo stesso l’intero nostro territorio”.

Parole queste sottolineate anche dall’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli che ha ricordato la capacità di Sant’Orsola di essersi imposto come marchio a livello internazionale, sinonimo di qualità, sostenibilità e capacità innovativa”.

Al termine la consegna di opere in legno dello scultore Gino Lunz a due soci benemeriti ovvero a Federico Oss, uno dei fondatori e Presidente per lunghi anni della Cooperativa e a Dario Pallaoro, che nell'anno 1970 propose la coltivazione delle prime fragole nella Valle del Fersina.

In ricordo del Primo Presidente Luigi Bortolotti è stata posta una targa nel nuovo Auditorium ed al figlio Luigino è stata consegnata una pergamena.

Lo stabilimento dei record

Il nuovo stabilimento è stato realizzato in tempi record, la sua costruzione era iniziata infatti il 24 luglio 2017 ed oggi 7 aprile 2019 l'inaugurazione.

Dispone di grandi spazi coperti e di vaste aree esterne, propone una struttura in grado di garantire la massima efficienza di processo, moltiplica le capacità di conservazione e di lavorazione ed è dotato delle più moderne tecnologie del settore dei piccoli frutti, con 20 linee di confezionamento e di macchinari all'avanguardia tra cui un sistema di calibrazione del mirtillo unico nel suo genere.

Il prodotto conferito dai soci viene ora conservato in 157 celle refrigerate poste sotto il livello del suolo in modo da coadiuvare ancor più la catena del freddo.

L'impianto fotovoltaico installato da oltre 350 kWp garantisce una produzione di circa 400.000 kWh/anno. Si affianca alle scelte di materiali specifici usati per le coperture mirate al risparmio energetico.

Il nuovo stabilimento è solamente il primo passo, ma senza dubbio il più importante, per la realizzazione dell'intero Villaggio dei Piccoli Frutti, un investimento di 42 mln di Euro su 16 ettari di superficie, il più importante realizzato in Europa, che consente a Sant'Orsola di confermare la sua leadership italiana e di presentarsi all'estero come il distretto di riferimento per il settore dei piccoli frutti.

I soci hanno potuto visitare l'impianto dopo avere partecipato alla loro assemblea annuale per la prima volta ospitata nel nuovo Auditorium da 500 posti a sedere.

Il bilancio

Il bilancio dell'annata 2018 ha proposto loro cifre assai positive sotto ogni aspetto, con un utile salito ad oltre 802.000 euro rispetto ai 623.000 euro del 2017. In virtù di un valore della produzione salito a 62.697.000 euro, erano 57.044.000 euro l'anno precedente.

Ciò ha consentito di liquidare ai soci più di 26.000.000 di euro rispetto ai poco più di 24.000.000 di euro del 2017. Bilancio ottimo, dunque, nonostante l'andamento climatico certo non favorevole durante alcuni mesi dell'anno sull'intero territorio nazionale.

Continua il trend positivo di Sant'Orsola, iniziato nel 2013 quando l'intera organizzazione della Società venne reimpostata anche con l'inserimento di nuove risorse umane guidate dal direttore ing. Matteo Bortolini, dando così forte impulso ad ogni settore, dalla produzione, alla sperimentazione, alla vendita.

Ciò ha consentito il varo di un business plan che ha portato al forte investimento nel nuovo stabilimento e nel “Villaggio dei Piccoli Frutti” in modo da competere nel mercato non solo nazionale. Infatti, il trend dei consumi di questa merceologia è costantemente in crescita così come l'incremento della produzione che si sta diffondendo in nuove aree del mondo.

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SCHEDA TECNICA: “Villaggio dei Piccoli Frutti”

Sede a Pergine Valugana, frazione Ciré, Trentino. Superficie complessiva 16 ettari ca

Stabilimento di conservazione, lavorazione, spedizione: inizio lavori 24 luglio 1917- inaugurazione 7 aprile 2019.

area di sedime 55.000 mq

comprende area di lavorazione, conservazione, imballaggio, spedizione, sperimentazione, laboratorio, uffici.

157 celle interrate refrigerate

20 linee di confezionamento

Palazzina Auditorium da 500 posti circa

Messo a regime, comprenderà serre calde e fredde, vivai, punto vendita e parco tematico con coltivazioni dimostrative in suolo, area giochi e attività varie.

parcheggi per 326 posti auto

Autore: Redazione