Ritorna Trentino 2060 con Basics: riorientare il futuro
Dal 27 al 30 giugno a Borgo Valsugana la sesta edizione del Festival. Il week end sarà anticipato dall’AspettandoTrentino2060 con Emilio Mola e Sabino Cassese.
Dal 27 al 30 giugno 2024 si terrà a Borgo Valsugana la sesta edizione di Trentino2060, il Festival del pensiero critico. La kermesse è ideata e organizzata dall’Associazione Culturale Agorà, un gruppo eterogeneo di ricercatori, docenti, lavoratori e studenti under 35 che avvertono la responsabilità di contribuire allo sviluppo della propria comunità e puntano a questo obiettivo attraverso la promozione di una riflessione critica e razionale sulle questioni più urgenti dell’oggi.
Trentino 2060 nasce proprio dalla volontà di ragionare sui grandi temi di attualità con rilevanza politica e sociale, ricercando nuove prospettive per il futuro del proprio territorio, e non solo. Il 2060 è infatti l’anno in cui Millennials e Gen Z avranno dato la maggior parte del proprio contributo alla società; per loro questa sarà l’occasione per guardarsi indietro e chiedersi che tipo di Trentino avranno contribuito a costruire.
Nato nel 2019 come ciclo di conferenze itinerante, Trentino 2060 si è poi ampliato fino a diventare un vero e proprio festival nel 2021, grazie alla co-promozione di Cassa Rurale Valsugana e Tesino. Nelle scorse edizioni, sul palco di Borgo Valsugana sono intervenuti ospiti del calibro di Marco Paolini, Elsa Fornero, Carlo Cottarelli, Mariangela Pira, Dario Fabbri, Lucrezia Reichlin, Michele Boldrin, Cecilia Sala, Gherardo Colombo, Stefano Nazzi, Elena Cattaneo e molti altri, riuscendo a coinvolgere migliaia di partecipanti fisici e spettatori online.
Il tema dell’edizione 2024 sarà “Basics Riorientare il futuro”. Basics – afferma Davide Battisti, presidente dell’associazione e direttore scientifico del Festival – nasce dalla volontà di seguire il filo conduttore delle edizioni precedenti, durante le quali abbiamo discusso dell'idea di futuro che la nostra generazione ritiene desiderabile. Questo futuro, tuttavia, sembra essersi inceppato a causa sia di eventi drammatici e improvvisi – come la pandemia o lo stravolgimento dell’ordine geopolitico mondiale – sia di fenomeni di carattere più strutturale – come l’inverno demografico e la crisi dei sistemi democratici. Non a caso, il titolo dell'edizione 2023 è stato “Futuro in Stand-by?”. Da queste riflessioni si manifesta l’esigenza di fare un passo indietro, in termini non tanto storici quanto concettuali, per tornare alle basi e alle fondamenta delle questioni più urgenti dell’oggi. Domande necessarie per analizzare concetti, idee ed eventi che di solito stanno sullo sfondo del discorso pubblico e che talvolta anche chi racconta l’attualità dà per scontati, perché mancano il tempo o l’opportunità di sviscerarli, ma che sono fondamentali per prendere decisioni informate, autonome e consapevoli. Ripartire dalle basi significa non dare nulla per scontato. Come il filosofo Cartesio – continua Battisti – dobbiamo mettere tutto in discussione, ponendoci quesiti profondi e disarmanti, anche su ciò che in apparenza sembra ovvio e scontato. Questo è un passaggio necessario per avvicinarsi quanto più possibile a una conoscenza chiara e distinta della realtà che ci circonda e a una consapevolezza critica delle idee che hanno il potere di cambiarla.
È ancora riservata la lista delle relatrici e dei relatori che si alterneranno sul palco del Festival. Tuttavia, si possono già svelare alcune novità, tra cui la più significativa è certamente #aspettandoTrentino2060. Nei mesi precedenti il festival verranno proposte due conferenze in due comuni della Valsugana orientale. Questo progetto permetterà di riacquisire quella territorialità che era la cifra distintiva del progetto nelle prime due edizioni (2019, 2020) e che si era inevitabilmente persa con la decisione di concentrare tutti gli eventi in un solo fine settimana nel Comune di Borgo.
Il primo appuntamento sarà al Maniero di Castel Ivano, il 17 aprile alle 20:30. L’ospite della serata sarà il giornalista Emilio Mola che proporrà una riflessione approfondita sul titolo dell’edizione 2024, anche alla luce della sua pubblicazione “Ripartiamo dalle basi” (Rizzoli). Il 23 maggio alle 20:30 si terrà a Telve il secondo e ultimo evento che anticipa il festival e che avrà come titolo “Poteri visibili e invisibili”, in cui si parlerà del complesso rapporto tra l’apparato burocratico statale e la classe politica. L'ospite d’eccezione sarà Sabino Cassese, ex ministro, giudice emerito della Corte Costituzionale e professore emerito alla Normale di Pisa.
Anche per l’edizione 2024, Trentino 2060 proporrà molteplici attività culturali ed enogastronomiche, facendosi così volano turistico ed economico per l’intera Valsugana. In questa direzione vanno quindi la co-promozione con Cassa Rurale Valsugana e Tesino, ma anche le partnership con Fondazione Valtes, Comune di Borgo Valsugana, APT Valsugana, Fondo Comune delle Casse Rurali del Trentino, Acqua Levico, Mediocredito Trentino Alto-Adige, Arte Sella, Rifugio Crucolo e Associazione Oltre. Ulteriori collaborazioni e partnership saranno comunicate nei prossimi mesi.