Risto3, la pandemia rallenta il fatturato ma non minaccia la solidità che resta forte
Ieri l’assemblea della cooperativa ha registrato un’alta partecipazione di soci e socie (76%), segnale di attaccamento e fiducia.
Le ripercussioni economiche della pandemia si fanno sentire sul bilancio della cooperativa Risto3, attiva nel settore della ristorazione che – come noto – è stato uno dei più colpiti a livello mondiale.
In Italia, rispetto al 2019, il settore ha registrato un calo drastico del fatturato pari al 36% e, posto che gli effetti della pandemia si normalizzino entro il 2021, si prevede che solo al termine del 2024 ci potrà essere un riavvicinamento ai dati pre-Covid.
“Nel 2020 – afferma il direttore generale Paolo Defant – Risto3 ha registrato un risultato leggermente migliore della media nazionale del settore, con un calo di fatturato che si è attestato al 31%. Il futuro non sarà di certo scontato, ma la cooperativa ha la solidità e la capacità di affrontare e superare le difficoltà di questo momento”.
Risto3, infatti, è un’impresa patrimonialmente solida, con oltre 450 soci lavoratori e circa 1.450 dipendenti distribuiti su più di 300 strutture. Una cooperativa ben radicata, con più di quarant’anni di attività, esperienza e buona reputazione, con un team di lavoratori coinvolti e partecipi nella produzione e nei rapporti con la clientela. E ancora con un brand riconosciuto a livello territoriale, tutti fattori che le fanno ben sperare di riconquistare presto le posizioni perse con la pandemia.
I lunghi mesi di chiusura per il lockdown e l’ampio ricorso delle aziende allo smartwork sono i principali fattori che, uniti alle forti limitazioni imposte dalle normative per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso (accessi contingentati ai locali, rispetto del distanziamento…) hanno influito in maniera decisiva sul calo delle entrate.
Il giro d’affari si è dunque fermato a 35,1 milioni di euro, con cali più significativi nella ristorazione scolastica e universitaria che si sono aggiunti a quelli a doppia cifra anche degli altri comparti del settore.
L’assemblea dei soci di ieri si è tenuta con il meccanismo del rappresentante designato, ma era stata preceduta da 13 preassemblee sul territorio organizzate nel mese di maggio per informare con trasparenza e responsabilità i soci e le socie dell’andamento della cooperativa e per presentare il Bilancio di sostenibilità e il Piano industriale per il triennio 2021-2023.
“Di fronte a un anno particolarmente difficile per la nostra cooperativa – dice la presidente Camilla Santagiuliana Busellato – è stato fondamentale rilevare una partecipazione dei soci così sentita: si tratta di un risultato che conferma un forte attaccamento alla cooperativa, con il 76,02% di soci e socie votanti”. Il bilancio e gli altri punti all’ordine del giorno sono stati approvati a larga maggioranza.