“Polo Edilizia 4.0”, nasce il centro di eccellenza nella ricerca e innovazione
Alla Manifattura di Rovereto stamani la firma del protocollo di intesa che avvia la stretta collaborazione tra gli 11 enti che rappresentano il settore dell’edilizia.
Riparte un settore segnato più di altri dalla crisi. Il nuovo Polo diventerà un centro di eccellenza per innovazione e sviluppo in tutte le fasi del ciclo di vita degli edifici e delle infrastrutture urbane. Un nuovo linguaggio del costruire.
Quella di oggi è, se si vuole, una ripartenza. Quella di un settore come l’edilizia segnato dalla crisi degli ultimi dieci anni, che ha fortemente ridimensionato imprese e addetti.
Alla Manifattura di Rovereto, luogo simbolo di riqualificazione e recupero che guarda al futuro, nascerà un centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione in edilizia. Vi aderiscono undici enti che rappresentano tutti gli operatori del comparto: società di ricerca, progettisti, costruttori, organizzazioni di imprese e ordini professionali.
Sarà un luogo in cui si sviluppano le competenze, si offrono servizi, si fa innovazione per e con le aziende. Stamani la firma del protocollo di intesa che dà ufficialmente il via all’intero progetto.
La crisi e la rinascita
I profondi cambiamenti e l’evoluzione tecnologica dell’ultimo decennio nel settore delle costruzioni impongono un deciso cambio di direzione. Serve un nuovo linguaggio del costruire.
La nascita di un polo per l’innovazione e lo sviluppo, denominato “Polo Edilizia 4.0”, è un segnale preciso che va nella direzione della competitività e radicale rinnovamento del settore. Perché senza un forte investimento in innovazione l’edilizia come la si concepisce oggi è destinata a rimanere al palo.
Il valore degli investimenti in costruzioni in Provincia di Trento è sceso del 35,6 % in pochi anni, passando dai 2.594 milioni di euro nel 2004 ai 1.671 del 2015 (fonte Cresme, prezzi costanti 2005).
Un solo esempio è sufficiente a capire il gap attuale tra manifattura e edilizia: la percentuale di tempo improduttivo della manodopera nell’industria è inferiore al 15%, mentre è superiore al 60% nelle costruzioni edili.
Cosa si farà nel nuovo “Polo”
“L’ambito di azione del Polo - ha spiegato l’ing. Francesco Cattaneo, direttore di Habitech e portavoce del Progetto - riguarda tutte le fasi del ciclo di vita degli edifici e delle infrastrutture urbane: progettazione, costruzione, gestione e riuso, con priorità ai temi dell’Edilizia 4.0: comfort, sicurezza, digitalizzazione, efficienza nell’uso delle risorse e con specifico focus sui temi della sostenibilità.
L’infrastruttura, intesa come supporto per le aziende, sarà costituita da reti tecnologiche evolute (di comunicazione, accesso a software specialistico e a database), da servizi di consulenza (economica, finanziaria, legale, amministrativa, …), da servizi di formazione, da servizi logistici (spazi per riunioni, manifestazioni, spazi per il coworking, …)
Vi troveranno spazio i laboratori per l’effettuazione di test, sia per verificare le prestazioni di materiali e sistemi innovativi, sia per accertare la rispondenza ai requisiti di materiali e sistemi maturi, sia per sviluppare nuovi processi e sistemi, in sinergia con università ed istituti di ricerca.
Il centro sarà anche un acceleratore di innovazione e di start-up: un sistema, finanziato tramite capitali privati, per lo sviluppo di start-up del settore, che rappresenta la punta di diamante dell’innovazione”.
Il tavolo di lavoro, nei prossimi mesi, dovrà definire in dettaglio l’ambito di azione del Polo, decidere la forma giuridica più idonea, individuare i costi per la realizzazione delle attività e le modalità di finanziamento, sviluppare ed implementare il modello dell’acceleratore di start-up.
Sarà analizzata la necessità e l’interconnessione di laboratori innovativi, confrontandosi con le strutture e i progetti già attivi, e in particolare col progetto TessLab in corso di realizzazione da parte di Trentino Sviluppo con la Fondazione Bruno Kessler e con l’Università di Trento.
L’inizio dell’attività operativa è previsto a settembre 2019.
L’adesione al progetto vede una rappresentatività unica nel suo genere, con un potenziale di sviluppo elevatissimo.
Stamani hanno firmato il protocollo i rappresentanti di tutti gli enti coinvolti: Il presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Marco Segatta, il vicepresidente dell’Associazione Trentina dell’Edilizia (Ance) Andrea Basso, il presidente del Collegio dei Geometri Stefano Cova, il presidente del Collegio dei Periti Industriali Lorenzo Bandinelli, il presidente del Comitato Piccola Industria (Confindustria) di Trento Marco Giglioli, il rappresentante del Consiglio Nazionale delle Ricerche Martino Negri, La presidente della Federazione Trentina della Cooperazione Marina Mattarei, il presidente di Green Building Council Italia Marco Caffi, il presidente di Habitech Distretto Tecnologico Trentino Marco Pedri, la presidente dell’Ordine degli Architetti Susanna Serafini, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Gianmaria Barbareschi.
Ma il Polo sarà aperto anche alle adesioni di altre istituzioni pubbliche e private, perché la via d’uscita dalla crisi dell’edilizia passa dalla collaborazione e condivisione delle competenze.