Nuovi soci e “Premio Zanlucchi”. Due eventi per la Cassa Rurale di Trento e per la Fondazione
La Sala della Cooperazione ha ospitato il benvenuto ai nuovi soci della Cassa Rurale e la consegna del “Premio Zanlucchi” assegnato Gruppo Tecnico Unità Cinofile del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino del Trentino.
Cinque anni del “Premio Zanlucchi” assegnato dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento. Settecentonovantasette nuovi soci per la Cassa Rurale di Trento.
I due numeri appartengono al doppio evento ospitato alla Sala della Cooperazione.
Sono 797 i nuovi soci che, nel corso del 2018, hanno fatto il loro ingresso nella base dell’istituto di credito cooperativo. Sale a quota 18.427 il numero di socie e di soci della banca della città.
Il benvenuto è stato dato dal presidente Giorgio Fracalossi e dal direttore generale Giorgio Bagozzi.
Nelle loro parole sono state evidenziate le caratteristiche di una Cassa Rurale, i diritti e i doveri di chi sceglie di diventare socio e molte altre caratteristiche di una banca del territorio, cassaforte per il risparmiatore e realtà bancaria impegnata a garantire sviluppo nelle comunità dove agisce nella quotidianità. I nuovi soci hanno seguito con particolare attenzione gli interventi dei vertici della Cassa Rurale.
Poco dopo è stato consegnato il “Premio Zanlucchi”. Istituito cinque anni fa per iniziativa dei familiari d’intesa con la Fondazione Cassa Rurale di Trento è destinato a chi si è distinto in attività a sfondo sociale.
Ernesto Zanlucchi erasocio della Cassa Rurale di Trento. Nei suoi novantasette anni di vita ha contribuito, soprattutto, a scrivere la storia dell’aeronautica italiana e trentina. Sul finire degli anni Cinquanta è stato il primo pilota di elicottero impegnato nel servizio di soccorso in montagna.
Quest’anno il riconoscimento è stato assegnato al Gruppo Tecnico Unità Cinofile del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino del Trentino. La motivazione: “per l’opera, la passione e la preparazione tecnica dei conduttori delle Unità Cinofile da valanga del Soccorso Alpino – Servizio Provinciale Trentino, insostituibile valore aggiunto nella gestione del soccorso organizzato in caso di incidenti in valanga. All’impegno dei conduttori a garantire nel periodo invernale supporto operativo all’equipe di elisoccorso. All’attaccamento dei Conduttori al proprio cane, in ogni momento considerati non solo un semplice strumento di “lavoro” ma dei compagni di vita e di esperienze, requisito indispensabile per il successo nelle attività addestrative e operative”.
Il premio è stato consegnato dalla presidente della Fondazione Cassa Rurale di Trento, Rossana Gramegna, e dai figli di Ernesto Zanlucchi, Anna e Alessandro, nelle mani di Walter Cainelli con Stark, Federica Masè con Shaky, Ettore Tonolli con Gea e Fabio Zanon con Icaro, in rappresentanza delle 10 unità cinofile attive sul territorio trentino e delle tre in formazione.
Alla domanda su cosa leghi il rapporto tra il cane e il suo conduttore, il coordinatore del gruppo tecnico Walter Cainelli ha risposto: “si tratta di un rapporto speciale e simbiotico. Il cane non è semplicemente un compagno di lavoro ma un vero e proprio compagno di vita. Fin dai primi mesi vive a stretto contatto con il proprio conduttore che si occupa quotidianamente del suo benessere e del suo addestramento, durante il quale impara ad affrontare la ricerca delle persone disperse come un gioco più che come un lavoro. Solo costruendo questa sinergia si riesce ad ottenere da questi splendidi animali la volontà e la capacità di agire in totale affiatamento e dedizione anche quando la neve, il freddo, il vento, la stanchezza ostacolano la ricerca di un travolto”.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento del direttore del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino Trentino Omar Camozzi: “l’auspicio è che, nel futuro, si possa proseguire con un nuovo progetto, anche in una forma differente, per mantenere vivo il ricordo di Ernesto Zanlucchi e valorizzare l’importante attività del Soccorso Alpino Trentino”.