Lavori socialmente utili: 116 euro in più in busta paga e maggiori tutele
Firmata oggi l'intesa per il nuovo contratto che interessa circa 2150 lavoratori dell'Intervento 19.
116 euro in più in busta paga, con una crescita reale del potere d'acquisto del lavoratore; iscrizione al fondo sanitario integrativo Sanifonds, tenendo conto della specificità dei beneficiari; riconoscimento del godimento del diritto alle ferie retribuite: sono questi i punti qualificanti l'intesa collettiva siglata oggi presso l'assessorato allo sviluppo economico e lavoro della Provincia, al termine di un lungo e articolato confronto fra le parti sociali, che riguarda i lavoratori occupati con il cosiddetto "Intervento 19", uno dei due grandi filoni dei lavori socialmente utili (assieme al Progettone). L'intesa rinnova il contratto collettivo del maggio 2011, conformemente anche quanto deciso dalla Giunta in sede di assestamento di Bilancio 2018. In arrivo quindi miglioramenti importanti per quei lavoratori che si collocano in una posizione particolarmente "svantaggiata" sul mercato del lavoro, assunti con contratto a tempo determinato, il cui trattamento economico era fermo da qualche anno,. L'incremento mensile di 116 euro netti, in particolare, sarà corrisposto, a decorrere da oggi, 1° ottobre 2018, attraverso la concessione di buoni pasto di 5,29 euro ciascuno, usufruibili direttamente dai lavoratori nei pubblici esercizi convenzionati.
Come spiegato dal vicepresidente della Provincia, che ha siglato l'intesa assieme all'Agenzia del Lavoro, ai sindacati Cgil, Cisl, Uil, alla Federazione della cooperazione e alle cooperative interessate all'assunzione dei lavoratori, i lavori socialmente utili sono un tassello importante di un sistema più ampio di tutela e protezione sociale delle fasce più deboli della popolazione, sviluppato da tempo in Trentino, e che non ha eguali in Italia. E' un sistema che punta sul lavoro e non semplicemente sulla corresponsione di un sostegno economico, perché il lavoro è dignità, ma anche perché da esso discendono benefici reali per il territorio. Il tutto, come sottolineato anche dai sindacati, senza perdere di vista il tema dell'equilibrio costi-benefici, particolarmente importante per una misura che si regge grazie alle risorse pubbliche. Interessati ad Intervento 19 sono persone disoccupate che hanno particolari difficoltà nel trovare un'occupazione (ad esempio invalidi civili, persone seguite dai servizi sociosanitari della Provincia). L'Agenzia del Lavoro, assieme ai Comuni, alle Comunità di Valle e alle Apsp, impiega questi lavoratori in ambiti che vanno dall'allestimento o dalla sistemazione di spazi e infrastrutture pubbliche (parchi, ciclabili, sentieristica) alla sorveglianza e custodia di musei, impianti sportivi, mostre e quant'altro, fino allo svolgimento di particolari servizi ausiliari alla persona, con rapporti di lavoro è a tempo determinato. I lavoratori assunti con l'Intervento 19 nel 2017 sono stati 2146. Vediamo quali sono le principali novità previste dal nuovo contratto. Innanzitutto, a decorrere da oggi (1° ottobre 2018), a tutti i lavoratori viene erogata in busta paga un indennità di mensa del valore di €. 5,29 per ogni giorno di effettiva presenza al lavoro. In alternativa il lavoratore può esercitare, entro un mese dalla data di assunzione, la scelta di fruire di un buono pasto, dello stesso importo, da utilizzare presso le attività commerciali o esercizi pubblici convenzionati. Veniamo poi a Sanifonds. Il nuovo contratto prevede che siano iscritti al trattamento sanitario integrativo, a carico interamente del datore di lavoro, tutti i dipendenti che, a partire dal 1 gennaio 2018, abbiano avuto o maturino nell’anno una durata del rapporto di lavoro di almeno tre mesi consecutivi. Si terrà conto in particolare della specificità di questi lavoratori anche sul piano fiscale (spesso incapienti, quindi esentati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi). Infine le ferie. Ai lavoratori assunti per una durata pari o superiore a 12 mesi, spettano 22 giornate lavorative retribuite di ferie (26 giorni se la prestazione lavorativa è di 6 giorni alla settimana) conteggiate su base annua, proporzionalmente ai mesi lavorati durante l'anno. Per assicurare a tali lavoratori un periodo annuo minimo e continuativo di godimento delle ferie individuali, sarà fissato dalla cooperativa un calendario di massima delle ferie, tenendo conto delle esigenze del servizio. Oltre a queste misure, il nuovo contratto prevede fra l'altro alcune ore di permesso retribuito, il diritto all'accesso a percorsi di formazione retribuiti, l'istituzione di un ente bilaterale per dirimere eventuali problematiche. Fonte: Ufficio stampa PAT |