29 maggio 2023
solidarietà
/
aiuto
Condividi il link su:

La carica solidale dei 160 agricoltori della Val di Non. “Non lasciamo soli gli amici dell’Emilia Romagna”

Tramite un’app il consorzio Melinda ha rapidamente raccolto l’adesione di decine di coltivatori della valle trentina che da ieri operano nelle aree più colpite dall’alluvione. Seppi, presidente Melinda: “Vogliamo consolidare quei legami indispensabili per superare le sfide come sistema-Paese”.

Hanno percorso la strada che separa la Val di Non e i territori più colpiti dalle alluvioni dell’Emilia Romagna. Il loro bagaglio: un ammontare incalcolabile di solidarietà e spirito d’iniziativa. Ma, al seguito, hanno con loro anche tutti i materiali e macchinari che avevano a disposizione e che possono tornare utili in una situazione di emergenza: mezzi pesanti, escavatori, bobcat, pompe idrovore, badili, secchi fino ai fari e a piccoli gruppi elettrogeni per essere il più possibile autonomi negli interventi. E poi, inevitabili, anche alcuni contenitori carichi di mele succose. Si sono presentati così i 160 agricoltori trentini, aderenti al Consorzio Melinda, che hanno raggiunto ieri e nei giorni scorsi Faenza.

A stupire non è tanto il senso di solidarietà quanto il fatto che, ai loro occhi, nulla di tutto questo appaia straordinario. “Chi coltiva quotidianamente la terra - ripetono a chi glielo fa notare - sa quanto le condizioni meteo possano essere inclementi, soprattutto con l’avanzare dei cambiamenti climatici”. E poi in Trentino l’abitudine al volontariato è decisamente radicata, tanto da diventare un marchio distintivo. 

Tutto nasce nelle ore immediatamente successive alle alluvioni: i primi partire erano stati gli agricoltori della cooperativa COL di Sporminore (TN), una delle 16 aderenti al Consorzio Melinda. Hanno raggiunto Faenza per soccorrere i lavoratori dell’azienda agricola locale Zama, attiva nella produzione di miele artigianale. Hanno aiutato a liberare i capannoni allagati.  Per solidarietà, certo. Ma anche per lungimiranza: ogni anno infatti l’azienda Zama, durante la fioritura dei meleti, fornisce agli agricoltori trentini 220 alveari che vengono disposti strategicamente nei campi creando così una sinergia tra le piante e le api. La presenza di queste ultime favorisce la resa delle colture e contribuisce al tempo stesso alla produzione del miele. 

La loro iniziativa ha poi spinto tutto il sistema Melinda a pensare a un’iniziativa più strutturata. Tutto in poche ore. “Abbiamo velocemente ideato un’app tramite la quale ogni socio e amico di Melinda si poteva registrare, segnalando i giorni di disponibilità” spiega il presidente di Melinda, Ernesto Seppi, giunto in Romagna insieme agli agricoltori volontari. La proposta ha ricevuto subito decine e decine di adesioni: melicoltori ma anche dipendenti del consorzio. Molti dei quali Vigili del Fuoco volontari. Alcuni sono arrivati con i figli minorenni, desiderosi di provare un’esperienza che sicuramente può farli crescere come persone e cittadini.

“Qui abbiamo trovato ospitalità per cenare e dormire in un ex convento” prosegue Seppi. A mezzogiorno invece il pranzo viene “offerto” dagli abitanti, per ringraziare della solidarietà che stanno ricevendo. “Siamo felici di aver costruito una catena di solidarietà che è andata oltre ogni rosea aspettativa. Se siamo stati in grado di alleviare anche solo parzialmente le fatiche della popolazione locale ne sarà valsa la pena. E in ogni caso, tutto ciò consolida quei legami tra produttori  che sono la forza motrice per raggiungere traguardi importanti come sistema-Paese”, ha concluso Seppi. I volontari di Melinda saranno presenti nelle aree colpite anche nei prossimi giorni per completare il lavoro iniziato.

Fonte: Ufficio Stampa Melinda - Martina Valentini

Autore: Redazione
Risorse correlate