29 marzo 2019
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Itas: approvati i risultati del 2018

La crescita della raccolta, accompagnata da un deciso recupero della redditività sia nel comparto Danni che in quello Vita, consente al Gruppo di rafforzare ulteriormente la solidità del suo capitale a tutela degli interessi dei propri soci assicurati.

La crescita della raccolta, accompagnata da un deciso recupero della redditività sia nel comparto Danni che in quello Vita, consente al Gruppo di rafforzare ulteriormente la solidità del suo capitale a tutela degli interessi dei propri soci assicurati.

Il Consiglio di Amministrazione di Itas Mutua, riunitosi il 26 marzo a Trento sotto la presidenza di Fabrizio Lorenz ha approvato i risultati 2018.Il presidente Fabrizio Lorenz ha commentato: “Pur in un quadro economico e finanziario non facile la nostra Compagnia ha saputo raggiungere, anche quest’anno, importanti risultati economici e patrimoniali.Al di là di questi, seppur importanti, risultati mi preme sottolineare come, anche in questo esercizio, siamo stati vicini, assieme ai nostri agenti, ai nostri soci assicurati in occasione dei gravi eventi alluvionali che hanno colpito, in particolare, i nostri territori di elezione attraverso una tempestiva liquidazione dei risarcimenti per i danni subiti”.

SEGMENTO DANNI

  • Premi in crescita a 889 milioni di euro (+8,9%) sia nel comparto auto (+8,5%) sia nel non auto (+9,3%)
  • Combined Ratio in equilibrio tecnico a 100,2% (-2 p.p.)
  • Risultato Operativo in aumento a +4 milioni di euro (-6 milioni di euro nel 2017)

I premi del segmento Danni hanno raggiunto gli 889 milioni di euro, in crescita del +8,9% grazie al positivo andamento di entrambe le linee di business. Lo sviluppo dei premi è avvenuto in un quadro di equilibrio della composizione del portafoglio, sostanzialmente stabile, evidenziando una raccolta pari al 48% per il settore auto ed al 52% per il settore no auto.Il risultato operativo del segmento, sui cui hanno inciso significativamente oltre 8 milioni di euro di sinistri netti (oltre 31 milioni di euro al lordo della riassicurazione) legati agli eventi alluvionali accaduti nello scorso autunno, passa dai -6 milioni di euro del 2017 a +4 milioni di euro, grazie al deciso miglioramento del risultato tecnico. In riduzione, infatti, l’apporto proveniente dalla gestione finanziaria per effetto della politica di derisking implementata dalla Società che ha privilegiato la qualità degli investimenti piuttosto della loro redditività al fine di proteggere il proprio patrimonio in un contesto di mercati finanziari estremamente complesso e volatile.Il Combined Ratio si attesta a 100,2%, in miglioramento di circa 2 p.p. rispetto all’esercizio precedente nonostante l’incidenza negativa per 1,1 p.p. derivante dai suddetti eventi alluvionali. Il miglioramento del Combined Ratio è attribuibile, da un lato, al calo della sinistralità corrente e, dall’altro, al calo del tasso costi grazie ad una attenta politica di gestione delle spese.

SEGMENTO VITA

  • Raccolta netta a 416 milioni di euro (+99,8%) e premi in aumento a 558 milioni di euro (+68%) grazie alla positiva raccolta sia del canale bancario che di quello agenziale
  • Alta qualità della nuova produzione con un New Business Margin al 44%
  • Risultato operativo in crescita a 27,2 milioni di euro (+158%)

La raccolta netta Vita si attesta a 416 milioni di euro, confermando la crescita osservata fin dall’inizio dell’anno. A seguito di questo andamento, le riserve crescono del +14,6% raggiungendo i 3,2 miliardi di euro. I premi del segmento raggiungono i 558 milioni di euro (68%). Molto positiva la crescita del fondo pensione aperto che ha superato i 100 milioni dando così ulteriore impulso al patrimonio (+7,6% pari a 705 milioni di euro) ad esso dedicato all’interno del bilancio della compagnia nonostante il difficile andamento registrato dai mercati finanziari. Anche le nuove adesioni hanno registrato un importante incremento portando il numero degli aderenti a superare le 67 mila unità.Il miglioramento del risultato operativo è stato realizzato grazie all’incremento del margine finanziario legato all’aumento delle riserve tecniche, ad un aumento degli utili tecnici e a costi di amministrazione sostanzialmente stabili.La redditività della gestione Vita registra un notevole miglioramento con il rapporto fra il Risultato Operativo e le riserve medie che passa dallo 0,4% del 2017 allo 0,9% del 2018.

La Capogruppo Itas Mutua

Il volume d’affari registrato dalla compagnia ha confermato un significativo sviluppo nel corso dell’esercizio: i premi emessi hanno raggiunto gli 856 milioni di euro, con un incremento del +9% rispetto al 2017. Il Combined Ratio ha registrato un rapporto pari al 101,3%, in miglioramento rispetto al 103,5% del 2017, nonostante l’appesantimento causato dai danni legati agli eventi naturali. Il saldo della gestione ordinaria chiude in utile per 1,1 milioni di euro (0,2 milioni di euro nel 2017) mentre l’utile netto ammonta a 2,3 milioni di euro (2,2 milioni di euro nel 2017).

OUTLOOK

In uno scenario di mercato che prevede, nel 2019, un rallentamento complessivo delle attuali dinamiche di crescita economica, nel segmento Danni la Società prevede una crescita in linea con il mercato, sia per quanto riguarda il comparto auto che quello dei rami elementari, realizzata nel quadro di una attenta politica assuntiva. In riferimento al segmento Vita, la crescita produttiva avverrà attraverso il collocamento di prodotti capaci di autofinanziare il capitale di rischio dalla stessa generato nonché di incrementare il patrimonio di Gruppo per effetto del risultato netto generato nell’anno.Per quanto riguarda la raccolta Vita, la stessa si fonderà, in particolare, sulla nuova Gestione Separata, FORMULA FONDO, che sfrutta, prima nel mercato, le novità regolamentari del “fondo utili” nonché sull’ulteriore sviluppo dei prodotti di previdenza complementare, costituendo questo uno dei settori su cui si indirizzeranno i vantaggi che ITAS Mutua intende erogare ai propri Soci Assicurati in conformità alle previsioni statutarie.Per quanto attiene al risultato finale, lo stesso, salvo il verificarsi di eventi eccezionali, è atteso in ulteriore crescita in linea con il budget 2019.Il Direttore Generale Raffaele Agrusti ha così commentato. “I risultati raggiunti nel 2018 confermano che la nostra Compagnia è in quel virtuoso sentiero di recupero di redditività e di patrimonializzazione che avevamo delineato in occasione della redazione dello scorso piano triennale. Il ristabilimento, infatti, di un congruo livello di patrimonializzazione rappresenta il presupposto per svolgere appieno la nostra attività in un quadro di mutualità”.

LEGENDA

Il Combined Ratio è dato dal rapporto fra gli oneri per sinistri e le spese di gestione e i premi di competenza, il tutto al netto delle cessioni in riassicurazione.

Il Risultato Operativo Danni è dato dalla somma del risultato tecnico netto, del reddito finanziario corrente (cedole e dividendi) e degli altri costi operativi ricorrenti (ammortamenti, accantonamenti a fondi rischi, altri). Sono escluse le componenti finanziarie di realizzo e di valutazione, le svalutazioni degli altri componenti dell’attivo, i costi legati al debito finanziario e i costi non ricorrenti (quali, per esempio, i costi di ristrutturazione).

Il Risultato Operativo Vita accoglie sia i redditi correnti che le plus/minusvalenze realizzate sui titoli che concorrono a determinare gli interessi tecnici retrocessi agli assicurati. Inoltre sono ricompresi i soli redditi correnti dei titoli del patrimonio libero in quanto necessario allo svolgimento dell’attività assicurativa. E’ quindi rappresentato dalla somma del Margine Tecnico (caricamenti, utile da riscatti, etc.), del Margine Finanziario (risultato gestione finanziaria degli investimenti comprensivo di eventuali plus/minusvalenze realizzate condivise con gli assicurati) e delle spese di gestione.

La Raccolta Netta vita rappresenta il saldo tra i premi raccolti (entrate) e i pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri (uscite).

Il Solvency Ratio è dato dal rapporto fra i mezzi propri della Società ed il capitale che la Società stessa deve detenere per poter svolgere la propria attività secondo la normativa europea.

Fonte: Itas

Autore: Redazione