Incontra: un progetto di coabitazione che rende autonomo chi è più fragile
Un progetto che è più che altro una visione, un modo di intendere la comunità come legame attivo tra le persone e come partecipazione ad un lavoro di rete, oltre che un’opportunità per accompagnare chi vive disagi o fragilità ad assumersi responsabilmente il proprio programma di vita: è “Con-tatto”, un’idea di soluzioni abitative permanenti per persone di diverse età e condizioni che, nonostante le difficoltà, hanno un buon grado di autonomia e sono in grado di avviare un percorso di crescita sostenuti da forme di assistenza “leggera”.
Lo ha presentato recentemente a Breguzzo Monia Bonenti e Mariano Failoni, rispettivamente presidente e direttore della cooperativa Incontra, al presidente della Provincia Maurizio Fugatti, al vicepresidente Mario Tonina e all’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana. Il progetto sviluppa l’esperienza di assistenza che la cooperativa porta avanti da anni nel settore del sociale, lavorando sull’autonomia di vita di delle persone con disabilità, a volte privi di supporto familiare, e di persone seguite dai servizi per la salute mentale o per le dipendenze, di giovani ospitati nei centri per minori e di adulti con problemi di fragilità relazionali e cognitive o semplicemente in difficoltà e per questo sostenuti in percorsi d’inserimento lavorativo.
Mario Tonina ha voluto ringraziare gli esponenti di Incontra per l’impegno che da tanti anni portano avanti in seno alla comunità: “La vostra esperienza ha permesso di garantire dei servizi particolarmente graditi da chi ha bisogno”, ha detto il vicepresidente. “Conosco le vostre strutture e posso confermare che sono un vero esempio e modello apprezzato, condiviso e sostenuto dalle amministrazioni comunali locali. Essere qui oggi per noi è un’occasione per dimostrare sensibilità e attenzione per il modo in cui riuscite a dare risposte alle famiglie, coinvolgendo la cittadinanza per far crescere tutti e perché ognuno si possa sentire partecipe e protagonista dei servizi che offrite. La politica si deve far carico dei problemi delle persone e noi oggi siamo qui con questo spirito”, ha concluso Tonina.
L’assessore Segnana ha voluto sottolineare l’importanza di conoscere cosa fa la cooperativa sul territorio e qual è lo spirito che anima le sue iniziative. “La cosa più bella è vedere la passione, l’interesse con i quali offrite i vostri servizi” ha detto. “L’attenzione che state mettendo verso le famiglie e i progetti che avete in mente sono veramente molto interessanti e danno idea della dedizione che vi contraddistingue. Per le istituzioni sapere che sul territorio ci sono cooperative come la vostra che hanno voglia di fare e ci mettono impegno e cuore è veramente importante. Condividiamo il percorso da voi intrapreso e confermiamo la nostra attenzione in particolare al progetto di cohausing finalizzato allo sviluppo dell'autonomia e dell'indipendenza personale".
“È importante per noi lavorare sull’intera comunità, stimolare il tessuto sociale coinvolgendo i cittadini e il tessuto imprenditoriale locale” ha spiegato il direttore della cooperativa Mariano Failoni. “Non è pensabile una vita autonoma senza lavoro e l’abitare trova significato se inserito in un progetto di vita dove le persone hanno un ruolo nella comunità in cui vivono” ha proseguito, annunciando per il mese di maggio l’apertura di una caffetteria a Tione, un luogo aperto all’incontro, pensato perché le persone più fragili mantengano un legame con la comunità, ma anche un punto di riferimento professionale, con un’offerta di alta qualità e degustazioni di prodotti a km zero. Dall’incontro è emerso anzitutto il ruolo fondamentale all’interno del territorio delle cooperative sociali, che danno sollievo alle famiglie colpite da sofferenze e avvicinano i servizi alla popolazione. È giusto che l’ente pubblico sostenga alcuni pezzi del welfare, è stato detto, ma anche che i cittadini partecipino attivamente ai processi di inclusione. Incontra ha un suo disegno legato al tema della disabilità: nei centri diurni sono accolte circa 40 persone, ma il lavoro più significativo è quello sull’autonomia di vita, “sulla quale si aprono due scenari” ha detto Mariano Failoni, “o la frequenza stabile al centro diurno o andare oltre, per costruire un progetto, una sorta di filiera sul tema dell’abitare, anche perché il welfare, così com’è, non è più sostenibile dal punto di vista economico. Per questo abbiamo pensato a case in cui poche persone, da 2 a 5 al massimo, possano convivere assistiti da operatori che siano presenti 3-4 volte a settimana per valutare e guidare l’esperienza. L’autonomia di queste persone significa soprattutto dare loro dignità e ruolo all’interno della società”.
Incontra nasce nel 2018 dalla fusione di due storiche cooperative operanti nelle Giudicarie, il Bucaneve e l’Ancora, e del Consorzio Impresa Solidale. Attualmente conta 120 dipendenti, per il 95% donne con un’età media di 36 anni e per più del 50% laureate. Il fatturato raggiunge i 4 milioni di euro, rendendo questa realtà un’importante presenza sul territorio anche dal punto di vista economico. Alla cooperativa fanno capo anche circa 90 volontari che si affiancano nell’accompagnamento di giovani e adulti in difficoltà, per la costruzione di un progetto di vita autonoma. Incontra orienta la propria azione anche nello sviluppo di opportunità lavorative per chi, trovandosi in situazione di disagio, necessita di supporto per l’accesso al mondo del lavoro; la cooperativa si occupa anche di formazione in apprendistato. Complessivamente sono 257 le persone seguite attraverso progetti educativi e riabilitativi individuali nei tre centri diurni per minori di Pinzolo, Tione e Comano, nei due centri per disabilità a Larido e Storo e nella comunità socio-riabilitativa per soggetti psichiatrici adulti di Bersone (che presto verrà trasferito a Tione). Le strutture, è stato sottolineato nell’incontro di Breguzzo dove si trova la sede legale della cooperativa, sono per la maggior parte concesse in comodato gratuito dalle amministrazioni comunali locali ed alcune di proprietà della stessa Cooperativa.
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento