I fabbisogni occupazionali delle imprese trentine
In base ai risultati emersi dall’indagine del Progetto Excelsior – il sistema informativo per l'occupazione e la formazione, gestito da Unioncamere in accordo con l’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro e le Camere di Commercio –, nel mese di giugno le imprese trentine prevedono l’attivazione di 10.470 nuovi contratti di lavoro, dato che registra un calo del 5,5% rispetto al 2019[1] e che conferma il trend di contrazione che ha caratterizzato il mercato del lavoro nell’ultimo anno.
[1] Il confronto viene effettuato con i dati rilevati nel periodo pre-Covid19. A causa dell’emergenza sanitaria, l’indagine Excelsior è stata interrotta nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020.
A conferma del fatto che gli effetti della pandemia sono ancora in corso, i dati proiettati sul trimestre giugno-agosto, che coincide con la stagione turistica estiva, presentano una diminuzione tendenziale ancora più accentuata (-9,9%) e registrano una previsione di perdita di 2.280 unità rispetto allo stesso periodo del 2019.
Così come avviene a livello nazionale, in provincia di Trento si riscontra una certa eterogeneità delle dinamiche di assunzione a livello settoriale a conferma anche del fatto che, nella fase attuale, la crisi sta colpendo in modo asimmetrico le diverse categorie, penalizzando in particolare il comparto del turismo e quello della ristorazione. Di fatto, in termini di reclutamento del personale, le imprese dei servizi di alloggio, della ristorazione e, più in generale, dell’ambito turistico sono ben lontane dai livelli pre-Covid-19. Per la ripartenza della stagione estiva, infatti, il sistema turistico provinciale prevede di assumere 4.940 nuove unità (in particolare 3.600 cuochi e camerieri), contro le 7.100 programmate nel mese di giugno 2019, facendo quindi registrare un calo del 30,4%.
Queste stesse imprese stanno inoltre riscontrando maggiori ostacoli nel reclutare personale rispetto allo scorso anno: la percentuale di difficoltà di reperimento per cuochi e camerieri è aumentata di oltre 8 punti percentuali e ha raggiunto il 44,7%.
Come emerso anche dall’indagine sulla congiuntura economica del primo trimestre 2021, condotta dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento, i segnali di ripresa riscontrati nel comparto delle costruzioni si accompagnano alla prospettiva di lavoro per 670 operai specializzati (+420 rispetto a giugno 2019). Anche in questo settore, nel 41,4% dei casi si tratta di personale difficile da reperire, soprattutto a causa della mancanza di candidati con una preparazione adeguata.
Aumenta lievemente la quota di richiesta di personale per il settore del commercio (+210 unità), dei servizi alle imprese (+200 unità) e dei servizi alla persona (+80 unità).
Considerando le figure professionali, aumenta la richiesta di operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (+830 unità) e di dirigenti e tecnici specializzati (+250 unità), mentre scende quella di figure intermedie, quali impiegati e professionisti commerciali e nei servizi (-960 unità).
“La pandemia – ha commentato Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento – ha innescato una crisi economica asimmetrica. Come testimoniato anche dalle previsioni di assunzione, infatti, una parte del mondo produttivo ha subito una battuta d’arresto netta e tuttora persistente, mentre altre registrano danni limitati e, già da alcuni mesi, in ampio recupero. Rimane la preoccupazione trasversale degli imprenditori per la scarsa disponibilità di manodopera stagionale e il loro rammarico per l’interruzione di rapporti di lavoro consolidati da anni, aggravato dalle scarsissime probabilità di trovare sostituti professionalmente all’altezza”.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti riguardanti il Bollettino Excelsior è possibile contattare l’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento, telefonando allo 0461-887333 oppure inviando un’e-mail all’indirizzo studi@tn.camcom.it
Fonte: Cciaa Trento