28 ottobre 2024
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Apre a Bezzecca “Passa a domandar!”

Idea di Fondazione Ledro, è uno spazio di aiuto per sentirsi più sicuri con burocrazia e nuove tecnologie
“Passa a domandar!” è il nuovo sportello che, ideato da Fondazione Ledro, ha aperto venerdì a Bezzecca; si tratta, come chiarisce il cartello all’ingresso, di uno spazio di aiuto per sentirsi più sicuri con burocrazia e nuove tecnologie. La sua nascita è frutto della collaborazione di diversi enti: la Cassa rurale di Ledro che sostiene il territorio e la Fondazione, il Comune di Ledro che ha messo a disposizione il locale, Acli con l’esperienza e le competenze necessarie a supportare gli utenti, Apsp di Ledro con la propria conoscenza del territorio e la capacità di identificarne i bisogni. La squadra dei volontari che apriranno lo sportello è composta da Emanuela Crosina, Fabio Dalbosco, Gianni Ferrari, Raffaella Morghen, Osvaldo Risatti e Barbara Vescovi.

Il presidente della Fondazione Ledro, Claudio Collotta, spiega: «Sarà un punto di riferimento per chi si sente in difficoltà con le nuove tecnologie: dall’uso delle varie app alla necessità di controllare su internet i risultati delle proprie analisi. C’è infatti una grande distanza tra le competenze di molte persone e le richieste dalla burocrazia. Lo sportello sarà aperto ogni primo e terzo lunedì del mese, dalle 9 alle 11: questo con gli attuali volontari a cui va tutto il nostro ringraziamento, se poi se ne aggiungeranno altri, potremmo ampliare gli orari».

Luca Oliver, presidente delle Acli trentine: «Le Acli hanno deciso, da qualche anno, di puntare sulla comunità con progetti di incontro e ascolto. In Alto Garda abbiamo attivato diversi punti dove riusciamo a dare risposta a domande di carattere tecnico, spesso legate al digitale, al telefono, al computer e alla burocrazia. In questi dialoghi si nasconde un universo di relazioni che riusciamo a sviluppare. Abbiamo voluto estendere a Bezzecca un’iniziativa che prende spunto da altre zone e che, qui, potrà svilupparsi ulteriormente, grazie anche alla grande connessione con gli altri enti coinvolti».

Il vicesindaco di Ledro, Claudio Oliari: «Il Comune ha concesso con convinzione la stanza alla Fondazione Ledro: qui siamo a metà valle: una località centrale e strategica, a pochi metri da biblioteca, posta e circolo anziani».

Marisa Dubini, presidente dell’Apsp Giacomo Cis di Bezzecca: «L’Apsp non poteva mancare in questo progetto perché, come noto, non fa solo residenzialità ma cerca di dare risposte ad ampio raggio. I bisogni delle persone sono relativi certamente alla tecnologia e alla burocrazia, ma condividiamo anche l’altro intento di questa iniziativa, che è quello della relazione, dell’ascolto di cui c’è un grande bisogno e non solo tra le persone anziane».

Ottorino Morandi, coordinatore Acli Alto Garda e Ledro: «Dalla fase post pandemica ci siamo chiesti cosa potevamo mettere in campo per l’ascolto, la vicinanza alle persone. Abbiamo attivato sportelli ad Arco, Riva, Dro, Tenno, Drena ed eccoci, oggi, anche in Val di Ledro». Presente al momento inaugurale era anche la Cassa rurale di Ledro, col suo presidente Marco Baruzzi.
Autore: Redazione