Fem e Apot insieme per una frutticoltura sempre più sostenibile
Consulenza tecnica territoriale, messaggistica tecnica, accesso alle stazioni agrometeo, ma anche certificazione delle produzioni, welfare dei lavoratori, formazione, attività sperimentali e prove dimostrative con l’obiettivo di perseguire un sempre più elevato livello di sostenibilità.
Corposo e dettagliato il programma dei servizi e delle sperimentazioni 2019-2021 concordato tra FEM e APOT per i prossimi tre anni. Il percorso di condivisione delle attività e di compartecipazione ai costi parte da lontano (la prima convenzione relativa ai servizi risale al 2008) e trova ora un’ulteriore conferma con questo rinnovo. Con un importo che si aggira su quasi un milione di euro all’anno.
La convenzione è stata rinnovata oggi, alla Fondazione Edmund Mach, con la firma dei presidenti Andrea Segrè ed Ennio Magnani, alla presenza del dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Claudio Ioriatti.
Il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Claudio Ioriatti, ha inquadrato dal punto di vista tecnico la convenzione focalizzando gli elementi salienti: il rinnovo della consulenza tecnica territoriale per tutti i soci delle organizzazioni di produttori afferenti ad APOT e per il mantenimento delle certificazioni delle produzioni, compreso il nuovo requisito legato alla responsabilità sociale e al welfare dei lavoratori (Grasp), l'attività di formazione permanente, che permette all'agricoltore di accumulare crediti formativi per il rinnovo dell'autorizzazione all'acquisto e uso dei prodotti fitosanitari (questi servizi coinvolgono oltre 4500 frutticoltori), le attività sperimentali e le prove dimostrative, come le sperimentazioni sul controllo biologico della cimice asiatica o della Drosophila suzukii.
“Apot e le OP Melinda e La Trentina, dopo tre anni di proficua collaborazione e dopo un articolato confronto che ha permesso di perfezionare la convenzione operativa tra Apot e la Fondazione, potenziando in particolare il percorso di coordinamento delle decisioni tra Apot e FEM per mezzo di un apposito comitato, hanno deciso di proseguire questo cammino assieme, nella convinzione di poter potenziare la competitività delle aziende sia per mezzo di una adeguato supporto tecnico e formativo ma anche di una sperimentazione applicata fonte di innovazione per gli obiettivi di sostenibilità e qualità che questo sistema si è dato” ha evidenziato Ennio Magnani, presidente di APOT.
“Il rinnovo di questa convenzione in ambito frutticolo dimostra che il mondo produttivo riconosce l’autorevolezza e la competenza della Fondazione Edmund Mach - ha evidenziato il presidente di FEM, Andrea Segrè-. Il nostro impegno è quello di fornire servizi all’avanguardia, tempestivi rispetto alle esigenze del territorio, mantenendo un forte collegamento con gli agricoltori anche per validare e trasferire le migliori innovazioni disponibili. Mettiamo a disposizione le nostre competenze scientifiche, nella consapevolezza che produttori, ricercatori e consumatori debbano dialogare e muoversi tutti nella stessa direzione, quella della sostenibilità”.
Consulenza. Molteplici sono i servizi e le attività di sperimentazione definite nell’accordo: in particolare si rinnova il servizio di consulenza per le colture melo, ciliegio e piccoli frutti, susino, albicocco e actinidia, comprendente la consulenza da parte del tecnico, la messaggistica che arriva all’agricoltore, l’accesso ai dati delle stazioni agrometeo FEM.
Certificazione e welfare. L’attività di consulenza per il mantenimento delle certificazioni delle produzioni ha recentemente affiancato al consolidato percorso della certificazione GLOBALGAP, il nuovo modulo che riguarda gli aspetti legati alla responsabilità sociale e al welfare dei lavoratori (Grasp).
Formazione. L’intesa e continua attività formativa attiva da molti anni per i soci, attraverso un percorso condiviso tra FEM e APOT, consente all’agricoltore di accumulare crediti formativi utili al rinnovo dell'autorizzazione all'acquisto e uso dei prodotti fitosanitari, consolidando un vero e proprio percorso di formazione permanente per oltre 3600 agricoltori.
Attività sperimentali e prove dimostrative. Nel programma sono previste una sostanziosa serie di altri servizi, attività sperimentali e prove dimostrative che vengono cofinanziate da APOT con l’obiettivo di perseguire un sempre più elevato livello di sostenibilità. Si va dalle ricerche sul miglioramento delle tecniche di produzione più idonee per le varietà di recente introduzione fino al controllo dell’epoca di maturazione e il supporto alla conservazione dei frutti, passando attraverso la sperimentazione nell’ambito delle tecniche di coltivazione e di difesa dalle avversità, che mirano a trovare efficaci soluzioni nel maggior rispetto possibile dell’ambiente. Ampio spazio è dato proprio a questi aspetti come, ad esempio, la tutela delle api, studiando l’impatto delle tecniche di coltivazione su questi insetti, e dei corsi d'acqua, anche in relazione agli obbiettivi concordati con l'Agenzia Provinciale per la Protezione dell'Ambiente. Le ricerche in materia di difesa dalle avversità proseguono su problematiche note come Drosophila suzukii, scopazzi del melo e afidi attraverso lo sviluppo di nuove tecniche di contenimento, e su altre di recente introduzione come le sperimentazioni sul controllo biologico della cimice asiatica o nuove alterazioni delle mele come la patina bianca e le fumaggini.
Alcune di queste attività sono già programmate su piano pluriennale, mentre altre vengono aggiornate di anno in anno in base alle necessità e alle problematiche via via emergenti.
Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Edmund Mach