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Federazione Provinciale Allevatori: tra luci e ombre si spera in un domani migliore

Il mondo dell’allevamento aderente alla Federazione di via delle Bettine a Trento si è riunito, stamani, in assemblea per analizzare e votare il bilancio dell’esercizio scorso e discutere dei temi di maggiore attualità del settore.
Nel cuore della primavera è un’occasione attesa e partecipata da chi, ogni giorno, vive e opera nel settore della zootecnia.

La sala riunioni della sede della Federazione Provinciale Allevatori, in via delle Bettine a Trento, ha ospitato l’assemblea annuale delle socie e dei soci della realtà che, dal 1957, è il riferimento per chi è impegnato in questo settore dell’agricoltura trentina.

Oggi la Federazione conta 1084 soci e un motivo per guardare al domani con una fiducia moderata appartiene ai giovani allevatori che si stanno avvicinando a questa attività. “Giovani che – si dice - garantiscono nuova energia alla realtà di oggi ma, soprattutto, sono destinati a garantire futuro alla zootecnia di domani”.
La relazione di un anno di attività è stata affidata al presidente della Federazione, Giacomo Broch, affiancato dal direttore Massimo Gentili. Il 2024 è stato caratterizzato da luci e ombre -  è stato osservato dai vertici - Nonostante le difficoltà, la Federazione è riuscita a chiudere l'esercizio con un utile superiore ai 32 mila euro, confermando la solidità della struttura cooperativa”.
Il valore della produzione ha raggiunto la cifra di 17 milioni 170 mila euro, di poco superiore allo stesso dato del 2023.

L’assemblea è stata occasione per presentare i dati sull'andamento del comparto principale in provincia. In buona sostanza quello del bovino da latte: negli ultimi sei anni ha visto una riduzione del 16,1% delle aziende, passando da 739 a 630, mentre il numero di capi è calato in misura minore (-8,1%), evidenziando una maggiore concentrazione degli animali per azienda.

Questo riflette un fenomeno di consolidamento del settore che – è stato aggiunto - pur comportando una riduzione del numero di operatori, consente di mantenere sostanzialmente stabile il patrimonio zootecnico provinciale. La missione della Federazione Allevatori resta quella di accompagnare e supportare i soci in questo processo di trasformazione, garantendo servizi sempre più mirati ed efficienti”.

L’analisi del mercato del bestiame ha mostrato segnali positivi riportando finalmente i prezzi a livelli dignitosi dopo un decennio tutt’altro che esaltante da questo punto di vista, permettendo agli allevatori soci di contare su una piccola entrata aggiuntiva oltre a quella del latte.

Un altro tema affrontato nel corso dell’appuntamento assembleare appartiene al piano di investimenti futuro: qui è previsto un significativo ampliamento del punto vendita carni e l'installazione di un nuovo impianto fotovoltaico. Iniziative volte a incrementare la sostenibilità economica ed ambientale della cooperativa.
Meritevole di un accenno il calendario di manifestazioni zootecniche organizzate nel 2024: si è registrato il coinvolgimento di oltre 2.000 esemplari tra bovini, equini, ovini, caprini e altre specie. Questi eventi hanno rivestito un ruolo fondamentale non solo come momento di confronto tecnico tra allevatori, ma come ponte tra produttori e consumatori, favorendo una maggiore consapevolezza sul valore delle produzioni locali e sul ruolo multifunzionale dell'allevamento in ambiente montano.

È proseguita, nel 2024, l’attività del Centro Alpenseme a Toss di Ton che vede attivi i tori superbrown. Un potenziale di grande valore espresso nelle 354.000 dosi di seme che hanno caratterizzato il bilancio di 365 giorni di attività.

L'assemblea ha rappresentato una occasione per dedicare un focus alle criticità del settore: dai crescenti costi di produzione alle sfide legate al cambiamento climatico, fino alle conseguenze delle possibili emergenze sanitarie per il bestiame, Afta epizootica, Blue Tongue ecc. che si stanno riaffacciando in Europa. “Solo attraverso l'unità del comparto zootecnico e la collaborazione tra tutti gli attori della filiera – è stato detto - sarà possibile superare le sfide attuali e costruire un futuro sostenibile per l'allevamento trentino”.

In chiusura, dopo un accorato appello del presidente Giacomo Broch a trovare una direzione comune per la zootecnia, e un video intervento del presidente della Cooperazione Trentina Roberto Simoni che ha ringraziato gli allevatori per il loro impegno quotidiano, è intervenuta l’assessora all’agricoltura Giulia Zanotelli: “Il mondo zootecnico ha davanti a sé grandi opportunità se saprà lavorare con unità, dialogo e visione strategica. La redditività delle aziende può crescere grazie a un impegno condiviso e a un sistema forte, non solo attraverso singoli interventi. Dobbiamo lavorare per tornare ad essere squadra, evitando divisioni che indeboliscono tutti e costruire insieme un futuro sostenibile per la zootecnia trentina”.

Autore: Redazione