Federazione Provinciale Allevatori: grandi carnivori emergenza di oggi
Durante l’assemblea dei soci, il presidente Mauro Fezzi ha annunciato l’intenzione di dimettersi in autunno, a pochi mesi dalla conclusione naturale del mandato nel 2022. I grandi carnivori rappresentano una emergenza per il settore. Approvato il bilancio chiuso con un valore della produzione superiore ai 14 milioni di euro.
Mauro Fezzi ha annunciato l’intenzione di dimettersi, nel prossimo autunno, dalla carica di presidente della Federazione Provinciale Allevatori.
L’annuncio è stato dato a sorpresa durante l’assemblea annuale dei soci. Si tratta di dimissioni anticipate rispetto alla scadenza naturale del mandato prevista nel 2022.
La Federazione, nel periodo transitorio, sarà guidata dal vicepresidente Giacomo Broch, fino all’appuntamento elettivo del prossimo anno.
L’assemblea, occasione di incontro e di confronto tra i vertici della struttura e la base sociale, è stata ospitata alla Sala Aste della Federazione, in via delle Bettine a Trento. I soci della Federazione sono 1120 e hanno espresso voto favorevole al bilancio.
La relazione del presidente Mauro Fezzi
E’ stata ricca di spunti interessanti con alcuni focus dedicati ai temi di maggiore attualità per il mondo zootecnico e lattiero caseario.
Tra questi, indubbiamente, “la grande difficoltà per l’allevamento e per gli allevatori legata alla presenza e all’incremento incontrollato dei grandi carnivori, in particolare il lupo – ha spiegato Fezzi- . E’ cronaca recente quella dei ripetuti attacchi anche in prossimità dei centri abitati”.
Altro tema molto attuale e importante appartiene “alle difficoltà legate al venir meno di una parte considerevole dei ricavi collegati al turismo, con una chiusura d’anno che ha visto un arretramento delle remunerazioni a fronte di un incremento dei costi di produzione (prodotti energetici e alimenti per il bestiame) che hanno determinato una situazione di crisi, confermata anche da una riduzione dei prezzi del latte di 2-3 centesimi”.
Una “qualche apprensione – ha aggiunto Fezzi - si nutre relativamente alle quotazioni del principale prodotto caseario trentino, il Trentingrana, per il quale si annota un incremento delle giacenze e l’aleatorietà dei prezzi 2021/22 allorché il prodotto arriverà sul mercato”.
Sotto il profilo istituzionale si è tenuto vivo in maniera costruttiva il dialogo con la Provincia autonoma di Trento, sulle varie tematiche quali la revisione dei parametri del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) per il periodo di transizione e la promozione del fondo IST latte.
In vista del miglioramento della viabilità nella zona della sede della Federazione Provinciale Allevatori con la realizzazione della rotatoria, è stato avviato uno studio preliminare per la verifica della fattibilità di ampliamento del punto al fine di razionalizzare gli spazi, di riorganizzare la vendita di prodotti diversi dalla carne e dare quindi un miglior servizio alla clientela evitando anche l'affollamento esterno che abbiamo vissuto in questo periodo.
I dati sull’andamento della gestione
“Dal punto di vista strettamente economico – ha osservato il direttore Massimo Gentili - il bilancio chiude positivamente: il valore complessivo della produzione ha raggiunto 14 milioni 670 mila euro. Il patrimonio netto della cooperativa è di 8 milioni 100 mila euro, l’utile è stato di 464 mila euro realizzato grazie al buon andamento del Centro Fecondazione Artificiale, del punto vendita, dell’impianto fotovoltaico e della gestione delle malghe, a cui vanno aggiunte alcune poste straordinarie. Numeri del bilancio che, insomma, consentono di guardare al futuro con una certa serenità”.
Nonostante la pandemia abbia caratterizzato gran parte del 2020 e questo avvio di 2021, le attività principali della Federazione non hanno subito soste. Sono stati seguiti 742 allevamenti di bovini con poco meno di 20.000 capi adulti, 92 aziende per 2.431 ovicaprini delle razze autoctone, 342 allevamenti con complessivi 610 cavalli delle razze Haflinger e Norico.
Complessivamente i tecnici della Federazione Allevatori hanno svolto più di 7.000 visite in allevamento con raccolta di quasi 200.000 dati e prelievo di circa 180.000 campioni di latte: una mole importante di informazioni che garantiscono la qualità e la sicurezza delle produzioni tipiche trentine.
Pur dovendo limitare gli spostamenti e i contatti, con grande sforzo è stata mantenuta la consulenza in ambito del benessere animale. Il miglioramento continuo di questo importante aspetto dell’allevamento è stato assunto dai soci come obiettivo prioritario, ed è perseguito attraverso la formazione, il miglioramento delle strutture e delle tecniche di allevamento.
“Purtroppo – è stato detto - a causa dell’emergenza sanitaria sono state sospese la maggior parte delle manifestazioni, momenti importanti per la promozione della zootecnia e dei prodotti dei soci”.
Ottimi risultati sono stati fatti segnare dal Centro di Fecondazione Artificiale Alpenseme che ha proseguito la propria attività di confezionamento di materiale seminale bovino mantenendo i volumi di produzione oltre le 400.000 dosi, in gran parte esportate, e confermandosi, attraverso il programma di selezione Superbrown, uno tra i principali centri a livello mondiale per la razza Bruna.
I servizi commerciali hanno visto la movimentazione totale di 11.300 capi con quotazioni complessivamente soddisfacenti.
“Si è consolidata – ha aggiunto il direttore Gentili - l’attività nell’ambito della filiera della carne trentina di vitellone e scottona sia attraverso la vendita diretta nel negozio presso la sede, sia mediante le forniture a un Gruppo commerciale trentino. Il punto vendita, dopo il crollo registrato a causa del lockdown nei mesi primaverili di aprile e maggio, ha fatto registrare un notevole incremento di fatturato, segno della ritrovata sensibilità dei consumatori per la sicurezza e la qualità offerta dai prodotti locali”.
Gli eletti
L’assemblea ha eletto gli amministratori Roberto Simonetti, Silvio Stroppa, Antonello Ferrari, Gianluca Graziadei e Flavio Sighel.
Non hanno ricandidato Mario Zomer e Michel Pedrini.
Gli interventi
All’assemblea ha partecipato Giulia Zanotelli, assessore provinciale all’agricoltura.
In apertura del suo intervento è stato messo in luce l’impegno orientato alla valorizzazione dei prodotti trentini con le campagne attivate nel 2020 e gli aiuti a realtà che hanno sofferto nella rendita dei prodotti.
Sul tema dei grandi carnivori: “abbiamo presentato delle linee guide assieme alla Provincia Autonoma di Bolzano. L’obiettivo è di un contenimento dei numeri sul nostro territorio”.
Sull’affidamento malghe: “sappiamo che, per il nostro territorio, esistono disciplinare e linee guida che cercano di tutelare le nostre aziende agricole. Cercheremo di sensibilizzare i proprietari e cercheremo di introdurre i criteri per aumentare questa attenzione all’interno del Piano di Sviluppo Rurale e delle Leggi Provinciali”.
All'assemblea ha partecipato anche Roberto Stanchina, vicesindaco della città di Trento e assessore con delega in materia di lavori pubblici, attività economiche e agricoltura.