Emergenza Ucraina: la società civile in un accordo di solidarietà
In analogia a quanto già accaduto in passato in occasione di gravi calamità nazionali e internazionali, la Provincia ha aperto un conto corrente nel quale potranno confluire tutte le donazioni di soggetti pubblici e privati e quelle dei lavoratori. L’accordo prevede infatti che i datori di lavoro versino l’equivalente del contributo volontario donato dai propri dipendenti.
“Abbiamo raccolto la disponibilità e le sensibilità espresse in questi giorni dalle parti sociali e dai rappresentanti delle associazioni e delle categorie economiche per un’iniziativa di solidarietà più strutturata”, ha detto il presidente Maurizio Fugatti, nell’appuntamento a cui hanno partecipato l’assessore Mirko Bisesti, il presidente del consiglio Walter Kaswalder, il presidente del Consorzio dei Comuni Paride Gianmoena, i dirigenti provinciali e i rappresentanti delle realtà istituzionali, sociali, economiche e del volontariato che hanno sottoscritto il patto.
“L’accordo permette il coinvolgimento di tutti i lavoratori e i datori di lavoro della provincia, oltre alle persone che, indipendentemente dalla loro provenienza e residenza – singole persone, associazioni o imprese – vogliano contribuire con una donazione, anche simbolica, per amicizia, vicinanza e solidarietà con il popolo ucraino. Rappresenta un ulteriore strumento per rendere concreta la volontà del Trentino di fare sistema, anche nella solidarietà e nel sostegno alla popolazione colpita da questa tragedia alle porte dell’Europa. Non era scontato in un momento così difficile trovare questo forte sentimento di altruismo da parte di tutte le forze del territorio e dei cittadini: è una dimostrazione della maturità dell’autonomia trentina”.
Riguardo al Fondo, il contributo volontario del datore di lavoro è indicativamente pari alla somma complessivamente versata dai propri dipendenti. In base alle esigenze organizzative delle singole amministrazioni, potranno essere determinate delle quote standard di 10 euro ciascuna. Nel Fondo potrà inoltre confluire il contributo volontario degli amministratori dei soggetti pubblici e privati che aderiscono all’iniziativa, degli amministratori e dei lavoratori degli enti pubblici strumentali e delle società controllate appartenenti al sistema pubblico della Provincia. La possibilità di adesione riguarda anche pensionati, lavoratori autonomi, ditte individuali e soci di cooperative. I dati delle donazioni saranno pubblicati sul sito istituzionale della Provincia autonoma di Trento e divulgati a mezzo stampa, nella massima trasparenza.
Le iniziative da finanziare con le somme raccolte nel Fondo, che saranno impiegate esclusivamente a favore del territorio e delle popolazioni ucraine colpite dall’emergenza umanitaria, verranno individuate nell’ambito di un Tavolo tecnico, la cui composizione e modalità di funzionamento verrà definita d’intesa tra le parti su proposta della Provincia. L'iniziativa sarà promossa anche presso gli enti locali e loro enti strumentali, l’Università degli studi di Trento, la Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura e presso altri enti od organismi ad ordinamento regionale o provinciale. L’accordo locale si affianca agli interventi pubblici di emergenza e ai provvedimenti adottati dal Governo nazionale in materia di Protezione Civile degli scorsi giorni per far fronte alle esigenze connesse all'accoglienza dei cittadini ucraini che stanno arrivando sul territorio nazionale a causa del conflitto in atto.
I contributi verranno raccolti tramite versamento sul conto di tesoreria della Provincia autonoma di Trento con causale “Emergenza Ucraina 2022” tramite il portale dei pagamenti Mypay (istruzioni in allegato) o tramite versamento diretto sul conto di tesoreria della Provincia autonoma di Trento, presso gli sportelli del Tesoriere UniCredit S.p.A. e delle Casse Rurali, specificando i seguenti codici: CODICE FILIALE: 5079 CODICE ENTE: 400 CAUSALE: Donazioni per Ucraina.
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento