Ebicre, una nuova fase dopo il sostegno all’occupazione nelle Casse Rurali: formazione e cultura identitaria
Dopo aver accompagnato alla pensione circa 350 lavoratori e lavoratrici del credito cooperativo trentino attraverso il Focc e aver consentito l’assunzione di 211 giovani, l’Ente bilaterale si occupa ora di formazione e cultura, con l’organizzazione di un convegno sul nuovo ruolo delle Casse Rurali nella società che cambia
Dal 2017 al 2021 Ebicre, l’Ente Bilaterale delle Casse Rurali Trentine ed Enti Collegati, ha accompagnato verso il prepensionamento 320 collaboratrici e collaboratori delle Casse Rurali Trentine che avevano maturato i requisiti, sostenuto l’esodo di 25 lavoratori e lavoratrici e contribuito ad un significativo ricambio generazionale, favorendo l’assunzione di 211 nuovi collaboratori attraverso la stabilizzazione dei contratti a tempo indeterminato. Un processo che ha portato ad una riduzione dei costi dell’11% evitando licenziamenti e razionalizzazioni.
Terminata la fase attiva, durata cinque anni, Ebicre è entrato in un periodo di transizione voluto dalle parti istitutive (in cda siedono 12 delegati di parte datoriale, nominati dalle Casse Rurali e dalla Federazione Trentina della Cooperazione, e 12 di parte sindacale, nominati fra i rappresentanti sindacali della Fabi) che hanno concordato di sospendere la sua alimentazione, pur nella reciproca volontà di mantenere attivo l’ente.
«L’attività del nostro ente – ha spiegato il presidente di Ebicre Italo Stenico – ha consentito di superare positivamente i problemi che Casse Rurali ed Enti collegati hanno attraversato dal 2015 e che altrimenti avrebbero minato i livelli occupazionali del sistema. Questo strumento è guardato con interesse da numerosi soggetti nazionali che hanno riconosciuto al Trentino, ancora una volta, di essere stato pioniere in un campo nel quale, a livello nazionale, ancora adesso si fatica ad accostarsi».
In futuro Ebicre continuerà ad occuparsi di formazione e di cultura: «Dal 2017 al 2022 – ha detto il vicepresidente Domenico Mazzucchi – sono stati deliberati contributi per 1,7 milioni di euro per l’organizzazione di eventi formativi. Ora desideriamo immaginare qualche esperienza diversa, innovativa e identitaria, da offrire alla platea del credito cooperativo trentino». Come, per esempio, l’organizzazione di un evento che, attraverso il confronto tra esperienze e testimonianze dell’economia e della società civile, offra l’opportunità di riflettere sull’evoluzione della cooperazione. Partendo dall’analisi di quanto la normativa bancaria europea e la riforma del settore hanno cambiato il modo di essere e di operare delle Casse Rurali, Ebicre ha ritenuto infatti necessario avviare una riflessione su quale banca territoriale abbia bisogno la comunità trentina e quali caratteristiche debba avere rispetto alle banche ‘ordinarie’ per far fronte ai nuovi bisogni della società. Nelle prossime settimane saranno resi noti i dettagli dell’iniziativa.