Dichiarazione congiunta di Federcasse e di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Sincra-Ugl Credito. Prestiti a imprese e famiglie
Prestiti a imprese e famiglie: l’effetto combinato del nuovo default e del calendar provisioning rischia di ostacolare la gestione dell’emergenza e della ripresa. “Possibili effetti irreversibili e irrimediabili”.
Federcasse - insieme alle Capogruppo dei Gruppi Bancari Cooperativi Iccrea e Cassa Centrale Banca ed alla Federazione Raiffeisen - e le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali di categoria Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Sincra - Ugl Credito hanno definito una dichiarazione congiunta con la quale esprimono “comune preoccupazione” per gli impatti economici e sociali che si determineranno con le nuove regole bancarie europee, circa la nuova definizione di “default” in vigore dal 1° gennaio scorso e il calendario degli accantonamenti per i crediti deteriorati (cosiddetto “calendar provisioning”).
“In uno scenario pesantemente condizionato dagli effetti della pandemia – si legge nella dichiarazione - tali normative risultano sproporzionate, inadeguate ed inopportune” poiché “mettono a rischio l’accesso al credito di imprese e famiglie e compromettono le prospettive di recupero dell’economia italiana ed europea”.
“Le Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen – prosegue la dichiarazione - registrano segnali di sofferenza sempre più acuta da parte di ampie fasce di popolazione e di settori produttivi che invece sono tradizionalmente resilienti in periodi di crisi di minore impatto globale e che per effetto delle modifiche normative ora intervenute a livello europeo, in un contesto generale già gravemente condizionato dalla emergenza pandemica, rischiano di diventare ‘cattivi pagatori’, contro la loro volontà e per effetto di eventi straordinari e imprevedibili”.
Gli impatti sociali dati dall’applicazione “automatica” di tali norme, difatti, possono risultare irreversibili quanto irrimediabili, aggravando la durata e la profondità della crisi. “È necessario e indispensabile – si legge ancora nella dichiarazione - procedere immediatamente a specifiche modifiche ed adattamenti di tali norme, che consentano all’industria bancaria di offrire il massimo supporto all’economia reale in questa fase di grave emergenza sanitaria ed alle ‘Banche di comunità’ di sostenere i territori di riferimento in piena coerenza con i loro valori fondanti”.
“Il cambio d’epoca imposto dalla pandemia va trasformato in un’opportunità per realizzare anche un’Unione bancaria inclusiva, diversificata e sostenibile, con regole sul credito lungimiranti, proporzionali, adeguate, più prossime alle nuove esigenze dell’economia reale, delle famiglie e delle imprese. Mentre nasce l’Europa della salute e della sostenibilità ambientale, non può non nascere una coerente nuova Europa delle regole bancarie”.
“In questo contesto - conclude la nota congiunta - Federcasse e le Organizzazioni sindacali di Categoria sottolineano il grande apporto dato, da sempre, dalle banche cooperative e mutualistiche alla tenuta del sistema sociale ed economico, ed in particolare, fin dal primo manifestarsi della pandemia, anche attraverso l’impegno e l’abnegazione di tutta la Cooperazione di Credito, delle Lavoratrici e dei Lavoratori”.
Fonte: Federcasse