Cooperfidi, Renzo Cescato confermato presidente
L’assemblea, riunita nel pomeriggio, ha votato il bilancio, che chiude con un utile di 272 mila euro, e rinnovato le cariche sociali. In aumento (più 65) le imprese associate che hanno raggiunto il numero di 1.382. A fine 2018 le garanzie collettive in essere risultavano 964 pari a 96 milioni, a fronte di finanziamenti complessivi per 172 milioni. Ottenuto il riconoscimento come Confidi Agricolo e come Confidi Autorizzato presso il Fondo di garanzia per le Pmi
Renzo Cescato è stato confermato per il quarto mandato alla presidenza di Cooperfidi. L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea del consorzio di garanzia fidi che si è svolta nel pomeriggio alla Sala don Guetti di Cassa Centrale Banca in via Segantini. All’assemblea è intervenuto per la prima volta nel ruolo di direttore Michele Sartori, subentrato a inizio anno a Claudio Grassi.
La base sociale - ha riferito Cescato presentando la relazione del Cda - ha raggiunto a fine esercizio 2018 il numero di 1.382 soci (più 65), per effetto di 92 nuove ammissioni, 17 recessi e 10 esclusioni.
Gli operatori agricoli si confermano il settore quantitativamente più numeroso, con 1.011 soci, pari al 73% del totale. Le cooperative raggiungono le 347 unità, di cui 65 agricole.
Il bilancio 2018 si è chiuso con un utile di 272 mila euro che l’assemblea ha deliberato di destinare a riserva.
Le garanzie erogate
La prestazione di garanzia collettiva dei fidi costituisce l’attività caratteristica e principale di un confidi.
Nel corso del 2018 sono state esaminate 197 nuove domande di credito. Di queste, 172 sono state positivamente deliberate per un controvalore complessivo di 17,2 milioni a fronte di finanziamenti concessi per 29,4 milioni. Le garanzie concesse al settore agricolo, comprendendo quindi sia gli operatori agricoli che le cooperative del settore, si attestano a 10,9 milioni a fronte di finanziamenti erogati dagli istituti di credito per 18,1 milioni, mentre le garanzie concesse alle cooperative degli altri settori ammontano a 6,3 milioni a fronte di finanziamenti erogati per 11,3 milioni.
A fine anno le garanzie collettive fidi in essere risultavano 964 pari a 96 milioni a fronte di finanziamenti complessivi per 172 milioni. Nel 2017 le garanzie erano state 932 pari a 101 milioni a fronte di finanziamenti per 181 milioni. Si evidenzia un incremento del numero degli affidamenti, ma una riduzione sia dell’importo delle garanzie che dei finanziamenti garantiti.
Le garanzie complessive concesse al settore agricolo (operatori e cooperative) rappresentano il 73,5% del totale garanzie, mentre il restante 26,5% delle garanzie si riferisce a finanziamenti concessi a cooperative di consumo (5,8%) e a cooperative di lavoro, servizi, sociali e di abitazione per il 20,7%. Per quanto la forma tecnica delle garanzie, rimane preponderante il credito a medio-lungo termine (75,7% del totale degli affidamenti garantiti).
La distribuzione delle garanzie richieste dai soci di Cooperfidi tra gli istituti di credito convenzionati continua a privilegiare il sistema delle Casse Rurali, che assorbono a fine 2018 il 94,4% del totale garanzie collettive.
Finanziamenti diretti
Cooperfidi ha ottenuto l’iscrizione, a seguito della riforma del Testo unico bancario, all’Albo degli intermediari finanziari. Avvalendosi di mezzi propri nel corso del 2018 Cooperfidi ha erogato nuovi finanziamenti ad aziende associate per 1,6 milioni. A fine esercizio il totale dei finanziamenti diretti ammontava a 14 milioni di euro.
L’attività di concessione di finanziamenti diretti rimane prevalentemente utilizzata dal comparto cooperativo del consumo. Cooperfidi ha infatti in essere una convenzione, recentemente rinnovata, con il Sait, al fine di erogare mutui con mezzi propri a Famiglie Cooperative che presentino piani di sviluppo validati dal Consorzio. I finanziamenti vengono concessi a tassi agevolati anche grazie al concorso interessi stanziato dal Sait. Nel 2018 sono stati erogati nuovi finanziamenti a valere su questa convenzione per 236 mila euro.
Importanti riconoscimenti
“Uno dei dati più rilevanti espressi dal bilancio - ha precisato il direttore Michele Sartori - è l’eccezionale solidità patrimoniale di Cooperfidi, che rappresenta una garanzia di solvibilità della nostra cooperativa, ma soprattutto un’opportunità per i soci, per le banche trentine, per il tessuto economico provinciale che può contare su un sostegno allo sviluppo armonico del credito”.
I dati parlano chiaro: un indice patrimoniale CET1 del 72% rispetto ad un requisito minimo richiesto del 6% fanno di Cooperfidi uno dei consorzi di garanzia più in salute d’Italia. Con due importante novità.
Cooperfidi ha raggiunto i requisiti per essere riconosciuta come Confidi Agricolo e come Confidi Autorizzato presso il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Grazie alla prima qualifica, riservata ai confidi che contano più del 50 per cento dei propri soci fra le imprese agricole, Cooperfidi potrà intermediare per conto delle aziende associate del settore agricolo la controgaranzia del Fondo di garanzia per le Piccole medie imprese. Con Cooperfidi, sono attualmente solo due i confidi agricoli operanti in Italia. La qualifica di Confidi Autorizzato, invece, permetterà a Cooperfidi di sfruttare a pieno le opportunità date dalla recente riforma del Fondo di garanzia, con riflessi importanti sullo sviluppo del lavoro con gli istituti di credito garantiti.
All’assemblea sono intervenuti la presidente della Cooperazione Trentina Marina Mattarei, affiancata dal vicepresidente vicario Germano Preghenella, e l’assessore provinciale alla Cooperazione Mario Tonina, che ha confermato da parte della Giunta provinciale il rapporto consolidato con Cooperfidi e sottolineato il ruolo dell’organismo a sostegno dello sviluppo e dei progetti di risanamento finanziario delle imprese associate.
L’elezione delle cariche sociali
Approvato il bilancio, l’assemblea è stata chiamata a votare per il rinnovo delle cariche sociali. Renzo Cescato è stato confermato presidente. Nel cda entrano quattro nuovi consiglieri: Guido Leonardelli e Silvio Rosina in rappresentanza del settore agricolo, Eliana Zandonai e Alessandro Sontacchi per il settore consumo. Confermati i consiglieri uscenti: Mariano Failoni, Daniele Scandella, Paolo Torresani e Giacomo Broch. Il Collegio sindacale sarà invece composto da: Mario De Zordo, presidente, Mauro Zanella e Roberto Tonezzer (nuovo), sindaci effettivi.