Controlli alle imprese: parte la semplificazione. Obiettivo - 80% senza rinunciare alla sicurezza
Approvato un protocollo con la Provincia autonoma di Trento per ridurre e di semplificare i controlli secondo un approccio concreto e condiviso con le imprese
Ogni anno in Trentino sono circa 60 mila i controlli sulle imprese effettuati da Provincia, Agenzie e Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, che rientrano in 230 procedimenti amministrativi di competenza. Con il Piano di Razionalizzazione dei controlli, approvato dalla Giunta nel 2017, si è dato il via con l'obiettivo di ridurre e di semplificare i controlli secondo un approccio concreto e condiviso con le imprese. Si parte con il comparto delle imprese cooperative con uno specifico protocollo che si pone l’obiettivo di ridurre l’impatto delle procedure dell’80 per cento senza inibire - è bene specificarlo - le finalità per cui i controlli vengono fatti.
“Anche con questo intervento – sottolinea il presidente Ugo Rossi – si vuole promuovere l’attrattività imprenditoriale del Trentino, come un territorio aperto, dinamico e competitivo che razionalizza le procedure avvalendosi anche delle competenze presenti nella società. E’ un buon esempio di sussidiarietà orizzontale e di come possiamo interpretare le competenze che la nostra Autonomia ci assegna per sperimentare, nel concreto, semplificazioni importanti nel nostro rapporto con le imprese”.
La Federazione trentina della Cooperazione riveste un ruolo importante in materia di vigilanza cooperativa; questo accordo vuole valorizzare il patrimonio di esperienza della Cooperazione, ma soprattutto essere un "laboratorio" per prassi di semplificazione che possono essere estese ad altri soggetti, a titolo volontario. Il Protocollo propone un nuovo modello che sarà sperimentato con la Federazione trentina della cooperazione ma è aperto all’adesione di altre categorie economiche, ed è il risultato del lavoro del tavolo tecnico per i controlli sulle imprese, composto da 17 membri tra associazioni di categoria, associazioni sindacali, enti bilaterali, tra i quali anche la Federazione trentina della Cooperazione.
Le misure di semplificazione che saranno sperimentate riguardano quattro ambiti: implementazione del registro unico dei controlli sulle imprese, valorizzazione dei centri di assistenza tecnica alle imprese, diffusione di modelli 231/2001, modelli di rendiconto condivisi.
La Federazione alimenterà il Registro unico dei controlli sulle imprese con i dati che derivano dall’attività di revisione sulle cooperative associate e dagli esiti dei processi gestionali riferiti alle attività di consulenza, sindacali, di servizio, fiscali e amministrativi sulle cooperative medesime.
Si valorizzeranno le certificazioni di processo e i modelli di organizzazione e di gestione previsti dalle norme in materia di disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni (decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231).
Si punterà sull’attività di verifica svolta dai centri di assistenza tecnica alle imprese aderenti alla Federazione, per l’accesso a finanziamenti e contributi provinciali o dell’Unione europea, dalla fase di istruttoria a quella di rendicontazione.
Nell'ambito dei controlli di cui sopra, "sostitutivi" di quelli provinciali, Provincia e Federazione collaboreranno quindi nell’individuare parametri ed indicatori che saranno utilizzati per la formazione del campione delle imprese da controllare in sede di verifica finale e per valorizzare le dichiarazioni di conformità in sostituzione dei controlli cosiddetti “di primo livello”.
Fonte: ufficio stampa Pat