Chiusura del Trentino, un impoverimento per la democrazia
La solidarietà del mondo cooperativo al direttore e tutti i collaboratori del Trentino. “Viene meno una voce libera, aperta e competente nella nostra comunità. Il pluralismo dell’informazione è uno dei capisaldi della democrazia. Quando una voce si spegne, diventiamo tutti più poveri”.
Una pessima notizia per la democrazia. Il presidente della Cooperazione trentina Roberto Simoni esprime innanzitutto la solidarietà al direttore responsabile Paolo Mantovan e tutti i collaboratori e collaboratrici, giornalisti, amministrativi e poligrafici, che con passione e competenza hanno sempre garantito qualità e competenza nell’interpretare questa nostra realtà.
“Il dibattito, il confronto, la cronaca di quel che accade e l’approfondimento, le idee e pure le polemiche contribuiscono a far crescere una comunità, a renderla consapevole e aperta. Anche quando – e forse soprattutto - le opinioni espresse divergono dalle proprie.
Comprendiamo le ragioni economiche che hanno portato l’editore ad una scelta così radicale, sicuramente molto sofferta. Ma forse, da trentini dovremmo anche interrogarci come mai - al di là del drammatico periodo in cui viviamo - la nostra comunità non sia riuscita a sostenere questa pluralità di mezzi di informazione che è sempre stata un vanto per il nostro piccolo territorio.
Per ora rimane la tristezza e la nostalgia per una pagina di storia, cultura e informazione che si chiude. Augurandoci che il dibattito non finisca qui, perché proprio in questo periodo di informazione di qualità abbiamo tutti un grande bisogno”.