“Centopuntozero”. Alla Cassa Rurale Alto Garda
I cento anni della Cassa Rurale di Arco, fondata il 18 maggio 1919, sono stati ricordati con un progetto di valorizzazione degli oratori. La premiazione il 18 maggio 2019 al Palacongressi di Riva del Garda.
“Celebriamo la storia promuovendo il futuro”. Nelle parole di Enzo Zampiccoli, presidente della Cassa Rurale Alto Garda, la motivazione del progetto “Centopuntozero” promosso dall’istituto di credito cooperativo per celebrare il centenario della Cassa Rurale di Arco, fondata il 18 maggio 1919. “Con questo progetto – ha aggiunto il presidente – da un lato abbiamo voluto rimarcare la nostra matrice identitaria, dare piena attualità ai valori cristiani nei quali si radica l’origine della Cooperazione Trentina, in continuità con l’attenzione al sociale che contraddistingue l’agire della Cassa Rurale. Dall’altro abbiamo pensato a un progetto capace di coinvolgere l’intero territorio servito al nostro istituto di credito”.
La banca, da sempre attenta ai giovani cui destina ampia parte delle risorse che ogni anno eroga in ambito sociale, ha voluto festeggiare un centenario con una modalità nuova, coinvolgendo gli oratori delle sue zone di operatività perché, oggi come ieri, gli oratori rappresentano luoghi di accompagnamento e crescita per bambini e ragazzi.
Il cento ha richiamato il primo centenario della Cassa Rurale di Arco ma anche quanto investito dalla Cassa Rurale per questo progetto: 100 mila euro.
Cinque i progetti premiati, curati e proposti da altrettante zone pastorali: nell’ordine Vallagarina (con il parroco don Lorenzo Iori), Valle dei Laghi (con don Paolo Devigili), Giudicarie Esteriori (con don Daniele Romagnuolo), Vicariato Lago Veronese (con don Andrea Brunelli), Alto Garda e Ledro (con don Mattia Vanzo).
Sostanzialmente gli oratori hanno presentato progetti che vanno oltre le attività “ordinarie”. Come dire: qualcosa di nuovo, nato dai bisogni e dalle esigenze dei ragazzi.
Complessivamente sono stati coinvolti diciotto oratori. Tantissimi gli iscritti: se ne sono contati 3928 tra adulti e bambini. “Un movimento di volontari che – è stato evidenziato - anima i territori e le comunità e accompagna la crescita dei ragazzi, attraverso attività educative, sportive e ludiche, promuovendo i valori della condivisione, della solidarietà e dell’integrazione”.
Nel corso dell’atto finale, ospitato alla sala Garda di Palacongressi Riva del Garda (lo scorso 18 maggio, stesso giorno della nascita della Cassa Rurale di Arco), è intervenuto don Marco Saiani, vicario generale della Diocesi di Trento. Il suo indirizzo di saluto è seguito al videomessaggio di monsignor Lauro Tisi, arcivescovo di Trento che ha sottolineato l’importante valenza del progetto della Cassa Rurale Alto Garda. “Il progetto ha inteso stabilire un’alleanza con una compagnia di educatori e di ragazzi, risorsa per tutte le nostre comunità – è stato evidenziato in conclusione. Così, un’occasione celebrativa come quella del centenario diventa un richiamo per tutti alla gratitudine per l’opera dei nostri oratori e per la vitalità e la speranza che l’attività di educatori e ragazzi mette a disposizione delle comunità”.