Casse Rurali Alto Garda e Rovereto, via al progetto di fusione
Firmato il protocollo di intesa tra i due istituti, che dà inizio al percorso di aggregazione.
Il progetto di fusione darà vita ad una realtà solida, con una dotazione patrimoniale superiore a 200 milioni di euro, attivo di bilancio pari a 3 miliardi di euro e servirà un bacino di clienti di circa 100 mila unità.
Con la sottoscrizione del protocollo di intesa Cassa Rurale Alto Garda e Cassa Rurale di Rovereto hanno dato avvio al processo di fusione che nei prossimi mesi vedrà coinvolte le strutture nella definizione degli assetti organizzativi e nella predisposizione del piano industriale e, successivamente, sarà condiviso con le rispettive compagini sociali.
La firma del protocollo di intesa rappresenta la premessa ai necessari approfondimenti tecnici, avendo le Presidenze e le Direzioni delle due banche già trovato convergenza sugli aspetti strategici salienti relativi alla governance e all’assetto complessivo.
Attenzione sarà dedicata a ricercare modalità e strumenti funzionali a rafforzare e valorizzare i rapporti con il territorio e le comunità, in una logica di compartecipazione e reciprocità.
La complessità dell’attività bancaria correlata tanto all’evoluzione della normativa quanto a quella del mercato e l’incertezza della situazione economica, ulteriormente compromessa dagli effetti dell’emergenza sanitaria, obbligano le BCC a riflettere sul proprio futuro e su quello delle comunità e dei territori all’interno dei quali operano.
Riflessioni ancor più valide per Cassa Rurale Alto Garda e Cassa Rurale di Rovereto, che operano su territori contigui caratterizzati da rilevante complementarietà non solo economica e condividono in Vallagarina una parte importante delle proprie zone di competenza.
La presenza di territori, demograficamente rilevanti, che già condividono una capillare rete di servizi ai cittadini e alle imprese (sanità, giustizia, catasto, scuola e università, trasporti, logistica) rappresenta un ulteriore fattore propulsivo alla realizzazione del progetto di un’unica Cassa Rurale, vicina alle proprie comunità e in grado di affrontare nuove sfide con il supporto del Gruppo Bancario Cooperativo di Cassa Centrale.
Gli ultimi dati di bilancio evidenziano che il progetto aggregativo darà vita ad una realtà solida, con dotazione patrimoniale superiore a 200 milioni di euro, che disporrà di un attivo di bilancio pari a 3 miliardi di euro e servirà un bacino di clienti di circa 100 mila unità.