Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia ha archiviato un bilancio positivo
Assemblea dei soci per l’istituto di credito cooperativo con sede a Fondo. Partecipazione massiccia a conferma del forte spirito di appartenenza alla banca della comunità.
Una Cassa Rurale piccola ma solida e in ottima salute.
E’ la Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia guidata dal presidente Fernando Miccoli e dal direttore Costantino Grandi. Alcuni giorni fa si è tenuta l’assemblea annuale: 1136 soci sui 3372 totali (oltre il 33%) pur in assenza di rinnovo cariche sociali hanno conferito la delega al rappresentante designato al notaio Domenico De Pascale.
I numeri del bilancio
Il bilancio è stato archiviato con un utile netto di 504 mila euro. Il risultato è frutto di una gestione attenta al territorio vicina ai soci e ai clienti e di un lavoro di squadra del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale e dello staff di collaboratrici e di collaboratori. Una crescita superiore alle previsioni nonostante il permanere delle difficoltà, privilegiando gli interventi a favore di imprese e famiglie.
“La Cassa Rurale nel difficile anno che è stato archiviato – spiegano i vertici - si è fatta parte attiva nel rendere disponibili le forme di agevolazione finanziaria deliberate dal Governo e dalla Provincia, per superare le difficoltà legate alla pandemia da Covid 19 come liquidità per le attività imprenditoriali, moratorie e varie forme di credito agevolato. Secondo i dati di bilancio, sono state approvate 415 moratorie in base al decreto Cura Italia o convenzioni aziendali, per un debito residuo pari a 57,22 milioni di euro e finanziamenti in base alla norma del decreto Liquidità o convenzione Provinciale Ripresa Trentino per quasi 9,91 milioni di euro”.
La Cassa Rurale è solida. Lo dimostrano due valori. Il primo: Cet 1 (indice di solidità patrimoniale) che, a fine 2020, era pari al 24,20% tra i più elevati a livello provinciale. Il secondo appartiene al patrimonio di 40 milioni di euro.
La raccolta complessiva è stata di 348 milioni di euro (+11,19% nel confronto con l’esercizio precedente). Gli impieghi hanno segnato un aumento dell’11,56% e hanno raggiunto i 209 milioni di euro.
Nei primi mesi del 2021 la Cassa Rurale ha erogato nuovi prestiti per 60 milioni di euro di cui 24 (rispetto ai 17 del 2019) alle famiglie. Il rapporto impieghi/raccolta diretta si attesta al 79,23%: significa che, ogni 100 euro depositati, oltre 79 vengono reinvestiti sul territorio.
“L’incidenza delle sofferenze sul totale del credito è pari a 1,65% - viene precisato - notevolmente inferiore rispetto alle Casse Rurali Trentine, alle Banche di Credito Cooperativo nazionali e al sistema bancario. Il grado di copertura delle sofferenze è del 95,21%, contro il 78% degli istituti di credito cooperativo della nostra provincia. Quello delle inadempienze è del 57,62%, contro il 61% delle Casse Rurali Trentine. Complessivamente il credito deteriorato trova una copertura del 63,65%”.
Cassa Rurale, banca di comunità
Significativo anche il sostegno al territorio. Nel 2020 si è espresso nella cifra di 197 mila euro che ha garantito risorse importanti a progetti, iniziative, associazioni sportive, culturali, sociali.
Inoltre Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia , anche attraverso la Fondazione Alessandro e Michele Bertagnolli, si è attivata per sostenere l’Ospedale Valli del Noce, contribuendo ad implementare la donazione di macchinari e attrezzatura sanitaria.
“La massiccia partecipazione al voto assembleare – concludono i vertici – è raccolta quale invito dei soci a proseguire nella salvaguardia del patrimonio sociale culturale ed economico della comunità costruito in oltre cento anni di attività”.
Fonte: Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia