Cantine sociali: firmato il nuovo contratto integrativo
L’accordo prevede aumenti in busta paga e più sanità integrativa a supporto dei 200 lavoratori e lavoratrici del comparto (operai e impiegati)

Aumentano gli stipendi e migliora l’assistenza sanitaria per circa 200 lavoratori e lavoratrici delle cantine sociali trentine. È stato firmato nel tardo pomeriggio di oggi il nuovo contratto integrativo che riguarda operai e impiegati delle cooperative vitivinicole del territorio.
L’intesa è stata raggiunta tra la Federazione Trentina della Cooperazione e le sigle sindacali Fisascat e Fai Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e Confederdia.
L’accordo, valido fino alla fine del 2028, prevede un aumento complessivo delle retribuzioni del 7,5%, il rafforzamento del premio di risultato (che passa dall’1,5 al 2%) e l’incremento delle indennità di funzione.
Tra le novità più significative anche la grande attenzione alla salute dei lavoratori: il contributo delle aziende alla sanità integrativa salirà da 120 a 180 euro annui per ciascun dipendente. «Un segnale forte di responsabilità da parte delle cantine sociali – spiega Italo Monfredini, vicepresidente vicario della Federazione e responsabile della delegazione sindacale federale – in un periodo difficile caratterizzato da incertezza e dazi».
Tra le novità previste, anche il riconoscimento del tempo necessario per vestirsi e svestirsi come parte dell’orario lavorativo, e una nuova regolamentazione del diritto al pasto aziendale durante la vendemmia e altri momenti intensi dell’anno.
A garanzia del confronto continuo tra le parti, è stata istituita anche una commissione bilaterale, formata da rappresentanti sindacali e datoriali, che seguirà l’attuazione e lo sviluppo dell’accordo.