Appalto mense: il Tar accoglie il ricorso di Risto3
La sentenza del Tar di oggi ha accolto il ricorso presentato da Risto3 per l’annullamento dell’assegnazione del servizio mensa degli istituti scolastici della Comunità Alto Garda e Ledro
Il Tar di Trento ha accolto il ricorso presentato da Risto 3, con cui la cooperativa trentina chiedeva l’annullamento dell’assegnazione alla Markas di Bolzano dell’appalto indetto nel 2015 dalla Comunità Alto Garda e Ledro per il servizio mensa degli istituti scolastici del territorio.
Nello specifico, l’appalto riguardava l’affidamento del servizio, per cui Risto 3 attualmente occupa 70 persone per la maggioranza donne, per 22 strutture, che forniscono 454 mila pasti all’anno a studenti di scuole primarie, secondarie, di primo e secondo grado, e degli istituti di formazione professionale. L’importo base era di circa 12 milioni di euro per una durata di sei anni.
Il ricorso di Risto 3 riguardava, in particolare, la congruità dell’offerta. Secondo la cooperativa trentina, infatti, la Markas aveva sottostimato i costi, tra cui, ad esempio, quelli relativi alle utenze, alle attrezzature e al personale, presentando un ribasso eccessivo non sostenibili rischiando di penalizzare le imprese che puntano sulla qualità del servizio.
La questione è stata sottoposta dal Tar a una perizia di verificazione condotta, per conto dell’Università di Trento, dal professor Michele Andreaus, che ha confermato come i valori inseriti nell’offerta fossero sottocosto con una conseguente perdita annua nella gestione dell’appalto.
“Si tratta di una sentenza innovativa – commenta l’avvocata Monica Carlin, che ha rappresentato, insieme all’avvocato Andrea Manca, Risto 3 – perché solitamente il giudice, in questioni di questo tipo, si limita ad un esame meramente formale”.
Ora la Commissione dovrà condurre a termine il procedimento di valutazione dell’anomalia, secondo le precise indicazioni di cui alla sentenza del Tar. “Siamo soddisfatti – conclude il direttore di Risto 3 Stefano Raffaelli – nel vedere che la congruità dei prezzi ha ottenuto il giusto riconoscimento, dando spazio alla serietà di offerte economiche che non puntano esclusivamente al massimo ribasso”.