Agricoltura e cooperazione, punti di forza del Trentino
Metodo di coltivazione biologico, varietà resistenti, formazione della manodopera e ruolo centrale dei giovani agricoltori. Sono numerosi i temi affrontati dagli assessori all’agricoltura e alla cooperazione – rispettivamente Giulia Zanotelli e Mario Tonina – intervenuti nell’ambito del convegno annuale promosso dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori) del Trentino, alla presenza del presidente Paolo Calovi, del presidente di FederCoop Roberto Simoni e dell’eurodeputato Herbert Dorfmann. I due assessori hanno evidenziato come il convegno rappresenti “un’occasione di approfondimento per cogliere spunti utili per una futura organizzazione del settore agricolo provinciale”.
L’agricoltura, oltre ad essere occasione di occupazione, rappresenta un vero e proprio punto di forza per il nostro territorio e la sua economia. “Il vivere quotidiano, le indicazioni dell’Unione Europea di spinta verso la sostenibilità, i cambiamenti climatici in atto, nonché l’epidemia sanitaria hanno messo in risalto le fragilità che interessano questo settore, rispetto alle quali la cooperazione può rappresentare elemento di rafforzamento” ha detto l’assessore Tonina, che ha ricordato gli strumenti messi a disposizione dalla Provincia autonoma di Trento: “Tra essi mi preme evidenziare la deliberata recentemente approvata che riguarda l’attivazione da parte del fondo partecipativo di un bando atto a sostenere progetti di sviluppo e di consolidamento per l’importo complessivo di 41,5 milioni di euro. Tra queste risorse 20 milioni di euro circa sono stati finanziati dalla Provincia. Le cooperative agricole e i loro consorzi possono accedere a tale strumento, che può rappresentare l’occasione per finanziare anche progettualità di consolidamento di singole imprese ma anche più in generale del settore, al quale ricordo sono riservati 20,5 milioni di euro circa”. Un altro strumento della Provincia di supporto alle imprese agricole cooperative è il fondo di rotazione immobiliare, che ha la finalità di sostenere finanziariamente aziende in momentanea difficoltà attraverso l'acquisizione di immobili poi affittati alle imprese stesse. Cooperfidi, infine, è l’ente che concede garanzie anche ad imprese agricole al fine di migliorarne la bancabilità: “Questo strumento negli ultimi anni ha visto l’aumento di richieste soprattutto da parte di imprese agricole” ha ricordato l’assessore alla cooperazione.
L’assessore all’agricoltura, Zanotelli, ha risposto alle sollecitazioni arrivate direttamente dagli agricoltori che, in diversi settori, operano sull’intero territorio trentino. “Stiamo lavorando ad una revisione della normativa sul metodo biologico, attraverso una legge ad hoc, per la quale riteniamo fondamentale il confronto e la collaborazione del mondo agricolo” ha sottolineato l’esponente dell’esecutivo. Quello biologico è uno dei metodi di coltivazione che, dal punto di vista tecnico, non può essere adottato in tutti i territori del Trentino: “Non può essere un'imposizione ma una scelta” ha affermato Zanotelli, che ha parlato dell’agricoltura trentina come sistema composito, fondato su disciplinari e rigidi protocolli. “Per quanto concerne la flavescenza, fondamentale è il monitoraggio delle colture e l’estirpo di eventuali piante infette: a tutti viene chiesto di operare con senso di responsabilità per il bene dell’intero settore”. L’assessore ha parlato anche dell’importanza che le singole aziende si assicurino e si servano degli strumenti di stabilizzazione del reddito: “Per favorire questo processo, punteggi specifici saranno riservati già a partire dalla fase di transizione della nuova programmazione dello sviluppo rurale 2021-2027”.
Il tema della formazione della manodopera e la sinergia con l’Agenzia del Lavoro sono ritenuti di grande importanza dalla Provincia: “Un numero sempre maggiore di giovani si avvicina all’agricoltura ed è dunque prioritario creare nuove opportunità di lavoro e favorire il ricambio generazionale anche con azioni elaborate nell’ambito del Tavolo AgriYoung. Accanto al premio di insediamento, pensiamo ad introdurre le figure dei tutor che supportino gli agricoltori nell’elaborazione del proprio business plan, puntando su innovazione e sviluppo. La necessità di formare la manodopera in loco è emersa peraltro in maniera forte in occasione dell’ultima raccolta della frutta, in vista della quale Trentino e Alto Adige sono stati gli unici territori in Italia ad aver adottato la quarantena attiva. Uno strumento di successo elaborato in collaborazione con le organizzazioni professionali agricole e FederCoop”.
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento